Il Punto Verde Qualità “Parco della Madonnetta” è un simbolo. Colpire il creatore e gestore del Parco Andrea Ciabocco, con la revoca di concessione, è colpire il simbolo.
Conosco bene la genesi dei Punti Verdi Qualità. Ho progettato il Punto Verde Qualità di via Malfante, che fu approvato –dopo una mia insolente impuntatura!- dopo anni di “peripezie” e che non è mai stato realizzato. Conosco quindi le regole del Bando, la tipologia di progettazione, i piani gestionali… l’obiettivo e lo spirito del Punto Verde Qualità. “Sport, ambiente, verde e qualità della vita” era lo slogan del Bando. Quello che ricordo altrettanto bene è l’allegra cialtroneria degli Uffici nella gestione di questa grande opportunità, che allora era stata data a Roma. Una grande opportunità che aveva, come scopo principale, la fruizione del verde da parte dei cittadini e la valenza di benessere. Tutti abbiamo gli occhi per vedere che fine hanno fatto altri PVQ ed in molti casi quale grosso bottino siano stati. Il Parco della Madonnetta è un vero Punto Verde Qualità: il quarto parco dopo Villa Pamphili, villa Ada e Villa Borghese, 21 ettari di verde, 1.500 alberi piantati, prati, percorsi all’aria aperta, aree cani… aperto ad innumerevoli iniziative sociali, aperto a tutti, frequentato da tutti… un centro sportivo meraviglioso, fruibile capillarmente dai disabili! Il Parco della Madonnetta c’è, esiste ed è ormai parte integrante di 4 zone di Roma che vi si affacciano: Acilia, Axa, Madonnetta e Malafede. Il Parco della Madonnetta è il Central Park della zona ed ha condizionato positivamente abitudini e connessioni sociali per molti cittadini. Non è solo parte integrante dello standard verde della zona. Il Parco della Madonnetta esiste perché la famiglia Ciabocco ha perseguito con coraggio il suo sogno. I Ciabocco si sono ribellati all’amministrazione comunale corrotta, ne hanno denunciato il malaffare e senza deroghe al Bando originario non ne hanno fatto un’area di speculazione, ma un grande Parco di benessere per i cittadini. E’ solo grazie alla loro “insolente” testardaggine che i cittadini hanno questo fiore all’occhiello di Roma… ed è dei cittadini! E’ anche grazie ai soldi dei Ciabocco (4 milioni + 2 milioni di interessi pagati di tasca Ciabocco!) e gli oculati investimenti dei Ciabocco, che il Parco esiste ed è costato solo 11 milioni. Dico –solo- perché “è robba forte” per il rapporto dare ed avere. I Ciabocco sono stati bravi amministratori di un’opera pubblica. I dettagli tecnici della sofferenza del Parco e del mancato pagamento di alcune rate di mutuo, sono spiegati benissimo da Andrea Ciabocco in una lettera aperta al Sindaco e dai documenti che ossessivamente posta sui siti al Parco dedicati. Chi aveva voglia li ha letti. Il Sindaco Marino è venuto al Parco per ben 3 volte e lo conosce bene e ne ha elogiato le qualità in diverse occasioni. Peccato però che, nonostante innumerevoli lettere inviategli da parte del Concessionario, incontri e confronti con Associazioni e cittadini, … il nostro Sindaco non ha mai preso provvedimenti per rivedere il Piano gestionale, accedere alla seconda convenzione più conveniente e meno vessatoria, trovare in sintesi una soluzione al problema… Il Sindaco ha forse memoria corta o prova indifferenza, visto che ha accomunato Andrea Ciabocco all’imprenditoria ladrona. Forse non sa di cosa si parli! Forse dovrebbe chiedere anche scusa al concessionario! Forse dovrebbe anche ringraziarlo per la ripetuta passerella che gli è stata offerta nel Parco. Passerella offerta anche agli altri Sindaci passati ed innumerevoli Consiglieri Comunali che potevano farsi un vanto del Parco. Forse dovrebbe ringraziare Andrea Ciabocco per non essere stato latitante con i cittadini a differenza dell’Amministrazione comunale. Avete mandato una revoca al nostro eroe? Perché oggi -nello schifo in cui viviamo- Andrea Ciabocco è un eroe. Non ha pagato alcune rate di mutuo? Il mutuo si rinegozia e noi cittadini faremo finta –esattamente come hanno fatto gli uffici e gli organi competenti allora- di non sapere che il mutuo era usurario, che la convenzione era vessatoria, che l’amministrazione ha fatto sballare i piani gestionali, con i Mondiali di nuoto, per l’apertura di altre importanti piscine nello stesso bacino d’utenza… Facciamo finta che non vale, facciamo finta che è stato un errore di battitura o un refuso il contratto improponibile che gli avete fatto firmare… facciamo finta, ma deve essere tana libera tutti!!! Il Parco è dei cittadini e gestito dall’unico garante del Parco che è Andrea Ciabocco, che ci ha tutelato per oltre 10 anni. Il Parco è dei cittadini e non andrà in mano ad altri speculatori o ad altre associazioni sciacalle che girano attorno al Parco come avvoltoi. Anche le associazioni presenti nel Parco hanno scritto una lettera chiara, hanno promosso incontri… silenzio! L’Amministrazione ha fatto la figura di Ponzio Pilato.
Voglio che l’Amministrazione batta un colpo e faccia vedere che è viva ed ha capito, compreso e letto le innumerevoli lettere che le sono state inviate. Voglio che sia rivisto il mutuo capestro. Voglio che il gestore sia Andrea Ciabocco garante dei miei interessi di cittadina. Voglio –se proprio non avete capito nulla!!!- che liquidiate la somma corrisposta dalla famiglia Ciabocco e che non si debba procedere a cause costose ed ingiuste, per riavere i soldi spesi in benessere per i cittadini. Voglio che troviate un accordo con Andrea Ciabocco per risolvere con buonsenso questa vergogna. Voglio che vincano i buoni e non i becchini di sogni. Voglio che proviate a distinguervi dalle amministrazioni precedenti. Voglio giustizia… e, non vi fare sempre riconoscere!
Non toccateci il sogno, altrimenti ci arrabbiamo!
In fede
Silvia Maria Guarnieri
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