martedì 26 aprile 2016

APPELLO AI CANDIDATI SINDACI E AI CANDIDATI AL CONSIGLIO COMUNALE

Oggi il Parco della Madonnetta, così come altri Punti Verdi Qualità, è in una situazione di grande e grave difficoltà a causa delle debolezze strutturali del progetto dei PVQ ed anche a causa dell’assenza di un progetto che individui obiettivi, strategie, strumenti e ciò nonostante tutte le dichiarazioni di voler distinguere tra chi ha bene operato e chi no.

La Delibera Tronca stravolge in parte il parere dell’ANAC, introducendo di fatto la categoria del “VIRTUOSO PERCHE’ PAGA SENZA ANALIZZARE PERCHE’ PAGA” contraddicendo di fatto le premesse della stessa nella quale vengono evidenziate irregolarità riguardo gli “STRUMENTI URBANISTICI COMUNALI”, le “DISPOSIZIONI LEGISLATIVE NAZIONALI”, le “DISPOSIZIONI ECONOMICHE – FINANZIARIE”.
A giudizio dell'ANAC "si evince  la sussistenza di diffusi illeciti amministrativi e penali nella gestione del rapporto asseritamente concessorio".
Secondo l'ANAC le violazioni e le illegittimità si estendono all’edilizia e all’urbanistica.
La conclusione dell'ANAC è categorica: sulla base di quanto rappresentato, non pare potersi prescindere dall’annullamento di tutti gli atti viziati.
Da ultimo l'ANAC si occupa in poche righe delle opere non collaudate ma aperte al pubblico: l’Amministrazione di Roma Capitale dovrà considerare con la massima prudenza i rischi che possono derivare dall’apertura al pubblico e dalla fruizione da parte dei cittadini di opere che non abbiano completato l’iter di costruzione comprensivo delle relazioni di collaudo.

Il parere dell'ANAC è molto chiaro: tutte le procedure dei PVQ sono nulle.
E tutto questo senza voler considerare gli aspetti dei rapporti con le banche che l'ANAC ha solo sfiorato.
In un suo intervento alla Commissione ambiente del giugno scorso l'allora Assessore Sabella denunciò il rischio che alcuni dei mutui fossero usurari: qualcuno ha fatto le necessarie verifiche? Che esito hanno dato?

Per i “VIRTUOSI PERCHE’ PAGANO SENZA ANALIZZARE PERCHE’ PAGANO” si istituisce una “CONFERENZA DEI SERVIZI INTERNA per individuare eventuali  procedure  per  la   regolarizzazione  sotto  il  profilo  edilizio,  urbanistico     ed amministrativo e quindi c’è INTERESSE PUBBLICO.

Per coloro sottoposti a revoca nessuna speranza e anzi la beffa che verranno individuati nuovi concessionari ai quali si applicheranno nuovi strumenti urbanistici, si parla di complessi immobiliari relegando il verde a appendicolo insignificante e quindi, se tra questi c’è chi ha, faticosamente e sacrificandosi come il Parco della Madonnetta, perseguito gli scopi originari del Bando dove l’INTERESSE PUBBLICO era predominante e l’utile per l’Amministrazione erano i SERVIZI PUBBLICI per la cittadinanza si smembra tutto in nome di un superiore interesse a non far fronte ai propri impegni.
Viene introdotta la categoria dei “FESSI CHE CI HANNO CREDUTO CHE SI POTESSE AVERE UN INTERLOCUTORE NELL’AMMINISTRAZIONE” dove viene riconosciuto di fatto il principio che la fanno franca i furbi, i disonesti e i fortunati. Chi non fa parte di queste categorie verrà annullato poichè troppo difficile affrontare il problema e con una avveniristica macchina del tempo verranno annullate 365x13 anni=4745 giornate di benessere in un parco di 21 ettari, migliaia di ore di sport per tutti, migliaia di ore di manifestazioni per l’integrazione delle categorie svantaggiate, migliaia di ore di vita… Dopo questo enorme sfregio all’intelligenza umana il parco verrà spezzato, privato della sua anima e magari cementificato perchè I “FESSI CHE CI HANNO CREDUTO CHE SI POTESSE AVERE UN INTERLOCUTORE NELL’AMMINISTRAZIONE” sono stati irrimediabilmente condannati in nome di un giustizialismo sordo e cieco che non è stato capace di differenziare e comprendere e che, magari, copre atti di “MALA GESTIO AMMINISTRATIVA”.

 La questione dei Punti Verdi Qualità deve essere affrontata con strumenti eccezionali altrimenti il rischio è davvero grande per l’Amministrazione, per i concessionari, per i lavoratori e, soprattutto, per i cittadini.

E' necessario un provvedimento legislativo straordinario che consenta di regolarizzare le singole situazioni compresi i decaduti per morosità che non puo’ essere l’unico parametro di valutazione. Le concessioni sono una diversa dall'altra ma, al di là di casi di malaffare che vanno perseguiti e puniti, tutte hanno contribuito a dare servizi alla città e a migliorare la qualità della vita dei romani.
Candidati Sindaci, CANDIDATI CONSIGLIERI COMUNALI cosa ne pensate?

Il Parco della Madonnetta è aperto dal 2003 ed è frequentato quotidianamente da centinaia di persone: non può e non deve essere messo in un unico calderone di malaffare e degrado.

La situazione peggiora di giorno in giorno e la città non può permettersi di vedere andare a fondo tutto quanto è stato fatto al Parco della Madonnetta.
LA SITUAZIONE NECESSITA DI INTERVENTI STRAORDINARI COSI’ COME E’ STRAORDINARIA LA QUALITA’ DEL VERDE E LA RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA DEL PARCO DELLA MADONNETTA
I cittadini del “Comitato Salviamo il Parco della Madonnetta” hanno presentato, dopo aver raccolto 12.000 firme in 20 giorni una DELIBERA DI INIZIATIVA POPOLARE che risolverebbe la situazione in maniera equilibrata tutelando gli interessi di tutte le parti in campo.


COMUNICATO STAMPA COMITATO “SALVIAMO IL PARCO DELLA MADONNETTA”

COMUNICATO STAMPA COMITATO “SALVIAMO IL PARCO DELLA MADONNETTA”
Questa mattina, su appuntamento, una delegazione del Parco della Madonnetta ha incontrato il sub commissario Generale Camillo de Milato per un confronto sulla problematica del Parco al fine di sollecitare l’applicazione della Delibera di Iniziativa popolare che a settembre 2015 ha raccolto più di 12.000 firme.
Il Generale si è mostrato attento a quanto esposto a proposito dei dubbi su alcuni punti della Delibera Ricognitiva sui P.V.Q. presentata da Tronca. Con interesse, il Generale ha proposto un incontro a breve con la dott. Clara Vaccaro sub commissario dei Punti Verdi Qualità, la quale ha comunque assicurato che anche i Punti Verdi Qualità revocati saranno oggetto di discussione in Commissione di Servizi.
Nel frattempo centinaia di cittadini hanno sostenuto l’incontro della Delegazione con il sub Commissario, inviando lettere al commissario dott. Francesco Paolo Tronca e al presidente dell’ANAC dott. Raffaele Cantone per ribadire l’interesse da parte dei cittadini per la tutela del Parco e l’applicazione della Delibera di Iniziativa Popolare, che da settembre rimane sospesa.
Nel frattempo il Centro Sportivo del Parco è stato oggetto di devastazione e ruberie.

Aspettiamo a breve un incontro con la sub commissario dott.ssa Clara Vaccaro. Il Comitato ha espresso l’invito ad un incontro al Parco.

mercoledì 13 aprile 2016

Il Tempo 13/4/2016 - Punti verde qualità, il gran rifiuto I dirigenti incaricati da un anno rifiutano di collaudare gli impianti

Punti verde qualità, il gran rifiuto

I dirigenti incaricati da un anno rifiutano di collaudare gli impianti

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I dirigenti capitolini preposti si rifiutano di effettuare i collaudi ai Punti Verde Qualità. Da più di un anno. E senza queste certificazioni, il Comune può solo fare l’ennesimo punto della situazione, senza prendere i provvedimenti necessari: rimessa a bando delle aree, regolarizzazione delle posizioni migliorabili, acquisizione al patrimonio pubblico delle opere realizzate. È questo l’incredibile nodo che emerge dalla lunga relazione consegnata dal dirigente dell’ufficio di scopo sui PvQ, Giovanni Serra, al commissario capitolino Francesco Paolo Tronca. Una specie di sciopero bianco da parte dei membri delle varie commissioni di collaudo, che se continuasse rischierebbe di vanificare anche il lavoro della conferenza dei servizi interna varata da pochi giorni proprio da Tronca, su consiglio di Serra. Non siamo di fronte a una protesta o alla rivendicazione di qualche diritto, bensì di fronte alla classica regola non scritta dell’ «ad culum parandum», come la definiva l’ex assessore alla Legalità, Alfonso Sabella: nessuno vuole prendersi la responsabilità di firmare atti relativi ad impianti sui quali le irregolarità – nonché i reati contestati ad aggiudicatari e funzionari capitolini – sono molteplici e diffuse. Proprio il magistrato, il 16 febbraio scorso, aveva fatto approvare un atto che obbligava le commissioni a svolgere il loro lavoro per verificare se i 36 parchi attrezzati aperti, con relative strutture sportive (campi da calcio, piscine e palestre), sono sicuri e frequentabili dal pubblico. Qualcosa si era iniziato a muovere, seppur molto lentamente, poi dopo il cambio di amministrazione non se n’è fatto più nulla, come attesta la stessa relazione firmata da Giovanni Serra: «Occorre, pertanto, dare un ulteriore impulso, anche con una apposita direttiva», tuona il dirigente.
E ora? La conferenza dei servizi nominata da Tronca avrà molto lavoro da fare. «Veniamo da 15 anni di malagestio», ha affermato il Commissionario nel comunicato diffuso lunedì sera. L’intenzione, oltre all’effettuazione dei collaudi, è quella di acquisire le strutture al patrimonio pubblico e, ove possibile, riaffidarle attraverso lo strumento del diritto di superficie, altrimenti formulando un nuovo bando con procedura aperta. Poi c’è il nodo degli 11 punti verde decaduti a causa della morosità con le banche ritenuta ormai insanabile. Come nodo, il caos dei PvQ ha lasciato in eredità almeno 250 milioni di euro di fideiussioni che pesano sul groppone del Campidoglio, di cui almeno 121 milioni ritenuti inesigibili e la Ragioneria sta già provvedendo ad ammortizzare in Bilancio. Il problema è che molte di queste strutture potrebbero essere recuperabili attraverso piani di rientro e di ridiscussione dei mutui che il Comune pare non voler valutare. Un paradosso che sfratterebbe sì i «morosi», ma favorirebbe chi invece ha pagato il mutuo contravvenendo allo spirito della convenzione iniziale.
Vincenzo Bisbiglia

lunedì 11 aprile 2016

Campidoglio Ufficio Stampa Date: 11 aprile 2016 18:46 PUNTI VERDE QUALITA'. APPROVATA DELIBERA RICOGNITIVA

PUNTI VERDE QUALITA'. APPROVATA DELIBERA RICOGNITIVA
Il Commissario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, ha firmato la
delibera ricognitiva delle procedure poste in essere nell'ambito del
Programma Punti Verde Qualità.
Il documento istituisce un'apposita "Conferenza dei Servizi interna"
permanente per la valutazione, anche sulla scorta del parere dell'Anac, dei
procedimenti posti in essere, nonché per la definizione degli indirizzi
necessari alla predisposizione dei provvedimenti da sottoporre per
l'approvazione ai competenti organi istituzionali dell'Amministrazione al
fine di regolarizzare - laddove possibile - gli interventi realizzati
riconoscendo l'immanenza dell'interesse pubblico alla loro conservazione.
La Delibera fornisce inoltre un indirizzo operativo generale all'Ufficio
competente affinché si vadano a definire per ciascuna realtà le procedure
da attivare distinguendo tra punti verdi qualità ultimati ed attivi, in fase
di realizzazione, dichiarati decaduti per mancato pagamento del mutuo,
convenzionati e non realizzati, non convenzionati.
Contestualmente all'attivazione delle eventuali procedure necessarie alla
regolarizzazione edilizia ed urbanistica, va definita l'esatta portata
dell'esposizione dell'Amministrazione nei confronti delle banche (validità
delle convenzioni e delle fidejussioni) ed individuate le responsabilità dei
soggetti che a vario titolo hanno avuto un ruolo in 15 anni di "mala
gestio" - sia direttamente sia indirettamente -omettendo qualsiasi controllo
sull'attività posta in essere. Quanto sopra anche al fine di interrompere i
termini di prescrizione delle correlate azioni per l'accertamento di
responsabilità per danno erariale.
Unitamente alla istituenda Conferenza di servizi si procederà a porre in
essere tutte le azioni sino a qui individuate, che hanno richiesto un esame
molto approfondito di tutti i fascicoli relativi ai vari interventi,
ricostruzione delle singole fasi e reperimento degli atti. Roma Capitale ha
sicuramente un interesse a regolarizzare, per quanto possibile e nella
debita considerazione dei rilievi e delle considerazioni dell'ANAC, le opere
realizzate. Interesse pubblico che va ricercato nell'appartenenza al
patrimonio capitolino di tali opere, nella notevole esposizione economica e
finanziaria, nella funzione sociale che tali interventi rappresentano ai
fini della riqualificazione delle aree interessate.