lunedì 10 agosto 2015

10/08/2015 - LETTERA APERTA AL SINDACO MARINO

Vista l'enorme partecipazione e la spontanea mobilitazione seguita alle dichiarazioni del Sindaco Marino e dell'Assessore Sabella nella conferenza stampa del 3 agosto sull'operazione di riacquisizione da parte dell'amministrazione comunale dei primi 7 degli 11 Punti Verdi Qualità revocati, credo necessario da parte mia - un "imprenditore ladrone" - chiarire la situazione che mi vede coinvolto.
Non so cosa pensino gli altri concessionari coinvolti, ma io con forza ribadisco che nulla ho a che fare con l'imprenditoria ladrona.
La partecipazione al bando del 1995 nasce dalla mia attività' di maestro di tennis, allenatore di giocatori di livello internazionale e dirigente nazionale dell'UISP. Sono diventato un imprenditore per coronare un sogno: un grande impianto sportivo a servizio delle persone, di tutte le persone. Mi sono inventato imprenditore e ho cercato di operare con oculatezza e austerità, senza spendere mai più del dovuto. Dico questo perché oggi il Comune, è vero che deve far fronte ad alcune rate di mutuo non pagate, ma -cosa importante- il mutuo della Madonnetta è inferiore e di molto rispetto a quello di altri PVQ che hanno le stesse volumetrie, se non meno.
Il Sindaco dice che il Comune deve riappropriarsi delle strutture eventualmente sgomberando occupanti abusivi. Il Sindaco non è stato informato che:
- abbiamo vinto un bando e firmato una concessione che regolava i rapporti tra Comune e Concessionario, che ci ha affidato la progettazione, la Direzione Lavori, la realizzazione, la gestione, il tutto regolato dal Codice dei Contratti Pubblici;
- nessuno rivendica la proprietà di nulla: le opere realizzate fanno parte del patrimonio indisponibile del Comune;
- ho denunciato -unico concessionario- le angherie e i soprusi subiti da parte di dirigenti comunali;
- ho investito 2 milioni di euro di risorse proprie ed ho restituito alle banche 2 milioni di euro in conto capitale ed ha pagato altri 2 milioni di euro in conto interessi, per una cosa non mia ma di proprietà pubblica;
- chiedo, inascoltato, dal 2007, la possibilità di rivedere il piano economico finanziario ormai divenuto del tutto inadeguato;
- il tasso applicato sul nostro mutuo con il Credito Sportivo è superiore al tasso soglia e mai abbiamo potuto ricontrattarlo, chiusi in una convenzione chiaramente vessatoria, come i criceti nella ruota a girare e girare...
Il Sindaco non sa, ma lo dovrebbe sapere...
Dovrebbe sapere che il Parco della Madonnetta vive ed ha una sua anima, che il Parco della Madonnetta nonostante le mille difficoltà è a disposizione di tutti da 12 anni, che il Parco della Madonnetta non è una macchina da soldi (non poteva proprio esserlo, penalizzato come era fin dall'inizio con quei 21 ettari di verde che però tutto sono stati in questi anni meno che una "penalità" per la città), che  il benessere messo a disposizione della cittadinanza non ha prezzo.
L'esperienza del parco potrà essere salvata solo partendo da un atteggiamento rispettoso nei confronti di tutti quelli che hanno contribuito alla sua nascita e al suo sviluppo.
La situazione attuale è originata anche, forse, dalla mia impreparazione a gestire una realtà così complessa ma, purtroppo, chi ha enormi responsabilità che non possono e non devono essere taciute è l'Amministrazione Comunale. Dico purtroppo, perché ancora ricordo la felicità di mio padre che pensava che costruire e gestire un'opera pubblica avrebbe visto l'Amministrazione sempre al nostro fianco.
La mia esperienza è ben diversa: prima l'Amministrazione mi ha vessato senza mai riconoscermi ciò che io legittimamente chiedevo e ora si arriva alla revoca ma il mutuo non si riesce a pagare proprio a causa delle mancanze delle Amministrazioni passate e in parte dell'Amministrazione attuale, che con superficialità ha lasciato correre il tempo, rimandando i problemi.
Mai, come in questo caso, sarebbe stato necessario affrontare tempestivamente la questione, come sollecitato da me, dai cittadini e dalle Associazioni presenti nel Parco.
Ecco brevemente cosa è successo:
- nel 2002 firmo un contratto di mutuo con il Credito Sportivo con tassi che oggi appaiono del tutto fuori mercato se non addirittura usurari. Non ho avuto la possibilità di ricontrattarli.
 - nel 2006 passa una nuova convenzione con le banche che prevede un allungamento dei mutui a 20 anni. Chiedo, inascoltato, di poterne usufruire;
- con le nostre trattenute (quello operate sui finanziamenti erogati al Parco della Madonnetta) viene pagato il debito di un altro concessionario inadempiente.... € 450.000 che non saranno mai più rimborsati... sono Persi!!!
- nel 2009, con i Mondiali di Nuoto, il Comune permette la costruzione di nuovi centri sportivi che vanno  a pescare nel nostro bacino d'utenza, mettendoci in enorme difficoltà' fino al punto di dover chiudere la piscina, nostro vanto, presso la quale, tra l'altro, sono state organizzate ben 2 edizioni dei Campionati Italiani di nuoto a squadre del Comitato Italiano Paraolimpico;
- dal 2008 stiamo lottando contro la più grande crisi economica dal dopoguerra cha ha causato una contrazione dei ricavi;
- nel 2012, di fronte al silenzio del Comune, mi rivolgo al TAR che, per la prima volta, riconosce la qualifica di concessione di lavori pubblici ai PVQ e il diritto soggettivo del concessionario ad ottenere il riequilibrio del piano economico finanziario.
L'Assessore Sabella dice che le carte sono allucinanti, emergono situazioni illegali e inconcepibili. Leggendo le carte che riguardano la Madonnetta potrebbe scoprire che:
- abbiamo firmato una concessione col Comune vessatoria e non mi si dica "ma ti è stata bene allora!"... Mai avrei pensato che il Comune, all'emergere di problemi che avrebbero messo in pericolo il Parco, non mi avrebbe mai -e dico mai- aiutato andando contro gli interessi non miei, ma dei cittadini;
- ci hanno fatto sottoscrivere un mutuo con l'Istituto per il Credito Sportivo con tassi al limite dell'usura;
- ci hanno costretto a sottoscrivere una fideiussione con la Società Italiana Cauzioni, ora Atradius, che non garantiva nulla ma che mi è costata decine di migliaia di euro;
- ci hanno costretto a presentare un progetto su un'area di 21 ettari quando quella a bando era di 3 ettari...e anche qui non mi si dica "ti è stato bene allora"!
L'Assessore Sabella ha più volte detto che cercherà di premiare i virtuosi ma in base a quale criterio si individueranno i "virtuosi"? è virtuoso chi ha pagato le rate di mutuo? guardando non superficialmente la realtà dei Punti Verdi si scopre che: questo criterio non regge. Infatti:
- riescono a pagare il mutuo solo i concessionari della seconda e molto più favorevole convenzione con le banche;
- riescono a pagare il mutuo i Punti Verdi che hanno avuto molta cubatura e poco verde da manutenere;
- che riescono a pagare il mutuo i Punti Verdi che hanno avuto più cubatura del consentito;
- che riescono a pagare il mutuo quelli che magari non hanno verde da manutenere;
- che riescono a pagare il mutuo quelli che hanno convenzioni con le multinazionali del settore sportivo;
- che riescono a pagare il mutuo quelli che hanno al loro interno multinazionali della ristorazione veloce;
La concessione del diritto di superficie (perché nessuno ha informato l'Assessore Sabella delle innumerevoli riunioni e delle proposte anche approvate dal Consiglio Comunale su questo tema?) potrebbe essere un'ottima soluzione, se il diritto di superficie fosse concesso solo sulle costruzioni e non sul verde che è e deve rimanere pubblico. Sarebbe un meccanismo abbastanza semplice. Basterebbe riconoscere in conto diritto di superficie gli investimenti dei concessionari, che poi potrebbero ipotecare gli immobili costruiti a fronte di un mutuo a 30 anni.
Questa potrebbe essere una soluzione ma ce ne sono altre, ma noi non siamo virtuosi anzi siamo imprenditori ladroni?!
Purtroppo il tempo perso, senza mai cercare realmente una soluzione, ha portato alla situazione odierna. Perché non si è affrontato prima il problema con spirito costruttivo? Troppi gli interessi in campo, troppe le manchevolezze, troppi gli atti "oscuri" Il Comune rappresentato per un lungo periodo da chi aveva piegato ai propri interessi l'amministrazione della cosa pubblica, tanti dirigenti con scarso senso di responsabilità (tanto non saranno poi loro a dover pagare!), un sistema bancario che ha saputo sfruttare benissimo la situazione...
Tutto questo avrebbe massacrato chiunque.
Noi, nonostante tutto, forti delle nostre ragioni e della nostra onestà, abbiamo lottato e continueremo a lottare. Il Comune avrebbe dovuto sostenerci e tutelarci. Questo non è accaduto, purtroppo, ma spero ancora in un momento di politica alta, che possa finalmente trovare una soluzione rispettosa degli interessi di tutti.
Se così non fosse chiedo solo una cosa: non fatemi ricorrere alla giustizia per vedere riconosciuto il mio investimento, frutto di vite di lavoro della mia famiglia! Sentirsi dire, e purtroppo è accaduto spesso, da dirigenti comunali che ho ragione, ma che -per vedere riconosciuti i miei diritti- l'unica strada possibile è quella giudiziaria è offensivo dell'intelligenza umana! Se è finito il rapporto fiduciario dell'amministrazione nei miei confronti penso che l'unica soluzione onesta, per non perdere l'anima del Parco, possa essere quella della risoluzione del contratto attraverso una transazione, che tenga conto dei diritti delle due parti in una dimensione di partecipazione concreta ed attiva nella gestione futura del Parco dei cittadini, che stanno dimostrando di avere a cuore le sorti del sogno.
Sindaco Marino, lei che si sta battendo per la legalità, lei, che più di una volta è venuto a constatare la realtà virtuosa del Parco, ha i poteri e la possibilità di affrontare in maniera seria, onesta e rispettosa della legalità la "QUESTIONE PARCO DELLA MADONNETTA".
Ricordi che, come diceva un grande e illuminato come César Manrique "Tutto si può correggere. Dipende dall'entusiasmo, dall'avere una verità nelle mani e una decisione coraggiosa e onesta. L'unico inconveniente, come tutti sanno, è questione di mercato"...
E nel nostro caso non si parla di cose da mercificare ma di benessere da barattare...


Roma, 10 agosto 2015
ANDREA CIABOCCO

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