mercoledì 26 agosto 2015

Bimbi srilanka


Parco della Madonnetta perchè...


Alberto Castellani Salviamoilparcodellamadonnetta

Gentile sindaco Marino sono un fondatore del nostro PD e sono presidente mondiale dei coach di tennis di alto livello www.gptcatennis.org,penso che sei un ottimo sindaco una persona onesta che cerca di fare quello che può nel caos che ha trovato nell'amministrazione della città più bella del mondo, dove io ancor ventenne a San Pietro in Vincoli ho frequentato la facoltà di Ingegneria . Ho insistito con molti amici romani di votarti sicuro che non li avresti delusi e per quanto mi riguarda trovo vergognosi gli attacchi che ti stanno facendo anche nell'ambito del nostro stesso partito . Ma è del Parco della Madonnetta che voglio parlarti . Ho frequentato e vissuto ( in una delle due casine di legno)dentro il parco ...ho allenato lì tennisti di alto livello che ogni giorno si meravigliavano della bellezza di questo posto ,unico e speciale per affrontare il rigore degli allenamenti dell'alto livello . Ci meravigliavamo insieme, di come il parco era ben tenuto e lo consideravamo un privilegio allenarsi là . Per favore non chiuderlo ma soprattutto lascialo cosi com 'è in mano ai suoi attuali gestori . Gente per bene che ,come sai , è difficile trovare, che ama il verde ,l'ecologia e lo sport .....non te ne pentirai e soprattutto renderai un servizio grande alla nostra storica capitale .
Ti scrivo dal Messico dove ancorchè mezzocervello ( forse un quarto ) sono stato costretto a fuggire da politici tanto inetti a governare il paese più bello del mondo
con affetto
alberto castellani

Silvia maria Guarnieri Salviamoilparcodellamadonnetta

Il Punto Verde Qualità “Parco della Madonnetta” è un simbolo. Colpire il creatore e gestore del Parco Andrea Ciabocco, con la revoca di concessione, è colpire il simbolo.
Conosco bene la genesi dei Punti Verdi Qualità. Ho progettato il Punto Verde Qualità di via Malfante, che fu approvato –dopo una mia insolente impuntatura!- dopo anni di “peripezie” e che non è mai stato realizzato. Conosco quindi le regole del Bando, la tipologia di progettazione, i piani gestionali… l’obiettivo e lo spirito del Punto Verde Qualità. “Sport, ambiente, verde e qualità della vita” era lo slogan del Bando. Quello che ricordo altrettanto bene è l’allegra cialtroneria degli Uffici nella gestione di questa grande opportunità, che allora era stata data a Roma. Una grande opportunità che aveva, come scopo principale, la fruizione del verde da parte dei cittadini e la valenza di benessere. Tutti abbiamo gli occhi per vedere che fine hanno fatto altri PVQ ed in molti casi quale grosso bottino siano stati. Il Parco della Madonnetta è un vero Punto Verde Qualità: il quarto parco dopo Villa Pamphili, villa Ada e Villa Borghese, 21 ettari di verde, 1.500 alberi piantati, prati, percorsi all’aria aperta, aree cani… aperto ad innumerevoli iniziative sociali, aperto a tutti, frequentato da tutti… un centro sportivo meraviglioso, fruibile capillarmente dai disabili! Il Parco della Madonnetta c’è, esiste ed è ormai parte integrante di 4 zone di Roma che vi si affacciano: Acilia, Axa, Madonnetta e Malafede. Non è solo parte integrante dello standard verde della zona. Il Parco della Madonnetta è il Central Park della zona ed ha condizionato positivamente abitudini e connessioni sociali per molti cittadini.
Il Parco della Madonnetta esiste perché la famiglia Ciabocco ha perseguito con coraggio il suo sogno. I Ciabocco si sono ribellati all’amministrazione comunale corrotta, ne hanno denunciato il malaffare e senza deroghe al Bando originario non ne hanno fatto un’area di speculazione, ma un grande Parco di benessere per i cittadini. E’ solo grazie alla loro “insolente” testardaggine che i cittadini hanno questo fiore all’occhiello di Roma… ed è dei cittadini! E’ anche grazie ai soldi dei Ciabocco (4 milioni + 2 milioni di interessi pagati di tasca Ciabocco!) e agli oculati investimenti dei Ciabocco, che il Parco esiste ed è costato solo 11 milioni. Dico –solo- perché “è robba forte” per il rapporto dare ed avere. I Ciabocco sono stati bravi amministratori di un’opera pubblica. I dettagli tecnici della sofferenza del Parco e del mancato pagamento di alcune rate di mutuo, sono spiegati benissimo da Andrea Ciabocco in una lettera aperta al Sindaco e dai documenti che ossessivamente posta sui siti al Parco dedicati. Chi aveva voglia li ha letti. Il Sindaco Marino è venuto al Parco per ben 3 volte e lo conosce bene e ne ha elogiato le qualità in diverse occasioni. Peccato però che, nonostante innumerevoli lettere inviategli da parte del Concessionario, incontri e confronti con associazioni e cittadini, … il nostro Sindaco non abbia mai preso provvedimenti per rivedere il Piano gestionale, accedere alla seconda convenzione più conveniente e meno vessatoria, trovare in sintesi una soluzione al problema. Il Sindaco ha forse memoria corta o prova indifferenza, visto che ha accomunato Andrea Ciabocco all’imprenditoria ladrona. Forse non sa di cosa si parli! Forse dovrebbe chiedere anche scusa al concessionario! Forse dovrebbe anche ringraziarlo per la ripetuta passerella che gli è stata offerta nel Parco. Passerella offerta anche agli altri Sindaci passati ed innumerevoli consiglieri comunali che potevano farsi un vanto del Parco. Forse dovrebbe ringraziare Andrea Ciabocco per non essere stato latitante con i cittadini a differenza dell’Amministrazione Comunale.
Avete mandato una revoca al nostro eroe? Perché oggi -nello schifo in cui viviamo- Andrea Ciabocco è un eroe. Non ha pagato alcune rate di mutuo? Il mutuo si rinegozia e noi cittadini faremo finta –esattamente come hanno fatto gli uffici e gli organi competenti allora- di non sapere che il mutuo era usurario, che la convenzione era vessatoria, che l’amministrazione ha fatto sballare i piani gestionali, con i Mondiali di nuoto, per l’apertura di altre importanti piscine nello stesso bacino d’utenza… Facciamo finta che non vale, facciamo finta che è stato un errore di battitura o un refuso il contratto improponibile che gli avete fatto firmare… facciamo finta, ma deve essere tana libera tutti!!! Il Parco è dei cittadini e gestito dall’unico garante del Parco che è Andrea Ciabocco, che ci ha tutelato per oltre 10 anni. Il Parco è dei cittadini e non andrà in mano ad altri speculatori o ad altre associazioni sciacalle che girano attorno al Parco come avvoltoi. Anche le associazioni presenti nel Parco hanno scritto una lettera chiara, hanno promosso incontri… silenzio! L’Amministrazione ha fatto la figura di Ponzio Pilato.
Voglio che l’Amministrazione batta un colpo e faccia vedere che è viva, ha capito, compreso e letto le innumerevoli lettere che le sono state inviate. Voglio che sia rivisto il mutuo capestro. Voglio che il gestore sia Andrea Ciabocco garante dei miei interessi di cittadina. Voglio –se proprio non avete capito nulla!!!- che liquidiate la somma corrisposta dalla famiglia Ciabocco e che non si debba procedere a cause costose ed ingiuste, per riavere i soldi spesi in benessere per i cittadini. Voglio che troviate un accordo con Andrea Ciabocco per risolvere con buonsenso questa vergogna. Voglio che non si perda più tempo, visto che sono passati due anni e nulla è stato fatto… e se lei Sindaco Marino cadrà, avrà perso una grande opportunità, forse l’unica che Le si è presentata per dare un segnale concreto di giustizia e legalità! Voglio che vincano i buoni e non i becchini di sogni. Voglio che proviate a distinguervi dalle amministrazioni precedenti. Voglio giustizia… e… non vi fate sempre riconoscere!
Non toccateci il sogno, altrimenti ci arrabbiamo!
In fede
Silvia Maria Guarnieri

Erasmo Palma Salviamoilparcodellamadonnetta

istinguere per non confondere così recita don Ciotti in un suo intervento contro il razzismo è contro la superficialità con la quale si categorizzano comportamenti e situazioni. 
Il parco della Madonnetta è stato ingiustamente accomunato a situazione di malaffare che non gli sono mai appartenente e che non gli appartengono. Mi sono trovato personalmente in contesti in cui Andrea Ciabocco rifiutava facili guadagni e scorciatoie non consentite dalla sua altissima qualità morale.
Forse caro sindaco ( sempre per citare don Luigi Ciotti nel messaggio "siate eretici "ti sei fidato di saperi di seconda mano e sono convinto che magari in buona fede non hai avuto il coraggio di essere eretico...) di fare cioè una scelta di campo netta distinguendo il buono dal poco buono facendo così di tutt erba un fascio... . La Madonnetta e Andrea Ciabocco sono esempi da seguire, modelli da esportare, non situazioni da perseguire o da mettere alla berlina...
Per quel poco che possa valere ci metto volentieri la faccia!
Erasmo Palma

Roberta Quaresima Salviamoilparcodellamadonnetta

Non conosco personalmente Andrea Ciabocco se non per il rispettoso buongiorno o buonasera scambiato durante le mie e le sue passeggiate nel parco. Il "suo" parco, ma anche il MIO, il parco di una intera porzione di cittadinanza che usufruisce di un grande tappeto verde, per correre, camminare, incontrarsi, portare il cane inseparabile, per respirare in città un po' di sana natura. Non so se Andrea è stato bravo o inadempiente, ma vederlo camminare e guardarci nel parco come fosse un papà fiero delle sue creature mi fa pensare che abbia fatto il possibile per rendere questo posto uno dei migliori di tutta Roma. Sono nel parco da quando ha aperto e vado orgogliosa tutte le volte che posso, dove mi rilasso, mi concentro, mi concilio con il mondo. Sicuramente molti altri come me... Per questo Andrea non va lasciato solo, non dovevamo farlo prima non dobbiamo e non possiamo farlo ora! Massima partecipazione, salviamo il NOSTRO parco, forza Andrea!

Gianluca Taccone Salviamoilparcodellamadonnetta

Questa una lettera che ho scritto per il Sindaco Marino e che indirizzerò a lui, a Silvia Decina e a Sabella.
Se voleste farlo anche voi mi farà piacere. Qualora invece vogliate scriverne una personale o usare quella bellissima scritta da Francesco Bonafaccia o la lettera aperta scritta da Andrea Ciabocco (che comunque ha rivisto ed approvato anche questa) mi farà ancor più piacere. L'importante è scrivere e far capire al sindaco che siamo in tanti e che esiste un problema reale. ‪#‎ScatteniamoIlParadiso‬ . ORA.
A:Sindaco@comune.roma.it
Cc:Silvia.decina@comune.roma.it; alfonso.sabella@comune.roma.it
Egregio Signor Sindaco,
Sono qui a scriverle in merito alle dichiarazioni da lei rilasciate nei giorni scorsi relativamente ai punti verdi qualità. Sono felice che finalmente il comune di Roma abbia deciso di dare un taglio alla confusione ed alla gestione poco trasparente in questo settore.
Le chiedo però di chiarire i motivi di questa gestione poco trasparente. Cosa hanno fatto di poco trasparente i singoli gestori dei punti verdi qualità?
Quali sono Signor Sindaco i criteri che lei si è dato per decidere di revocare la gestione?
Vogliamo valutare altri criteri oggettivi come la superficie di verde di cui prendersi cura, o il rispetto delle superfici di edificabilità, o il numero degli alberi piantati, di parchi giochi per i bambini, o di campetti da calcio, o di aree per cani, o di orti urbani, o di piste ciclabili o la collaborazione con le realtà sociali (a cominciare dalle più deboli) del municipio valutata in base al numero di incontri, manifestazioni sportive, ospitalità gratuita nel PVQ?
Possibile che elementi come questi non vengano considerati in questa lista che lei ha redatto?
Possibile che l'unico punto da prendere in considerazione sia la restituzione delle rate di Mutuo? Non mi fraintenda signor Sindaco lo so che quello è un criterio importante (sono soldi di noi cittadini) ma vogliamo fare un passo in avanti per capire come mai queste rate non sono state restituite? E quante rate e per quali importi non sono state restituite? E se qualcuno comunica più volte al comune di Roma che le rate da restituire sono valutate a dei tassi di interesse iniqui ed il Comune di Roma non gli risponde e se questa persona è costretta a rivolgersi al TAR per vedersi riconosciuto il diritto soggettivo al riequilibrio del piano economico- finanziario saltato a causa di politiche dissennate delle amministrazioni comunali precedenti ed il Comune neanche questa volta risponde e se questa persona, l'unica ad aver denunciato il malaffare dei Pvq, è stata sempre boicottata dalle amministrazioni precedenti, questa persona è da considerare poco trasparente oppure confusionaria?
Vede, questi sono tratti importanti per capire se la confusione o la gestione poco trasparente siano elementi imputabili al gestore o ai dirigenti comunali che avevano il compito di vigilare affinché questa gestione fosse trasparente o confusionaria. Perché sa Signor Sindaco, in almeno un caso che io conosca si è verificato proprio il contrario: un gestore di punto verde qualità si è accorto che questa gestione non era proprio così trasparente da parte del comune, ha fatto quindi delle legittime denunce che poi hanno trovato legittimità nell'assicurare che dirigenti poco onesti venissero assicurati alla giustizia.
E non sto parlando della Sua amministrazione signor Sindaco, questi atti sono avvenuti sotto amministrazioni precedenti, ma sarà la Sua amministrazione a decretare la fine di questa gestione, e se mi permette è un po' come dire che avevano ragione le amministrazioni precedenti signor Sindaco quelle i cui dirigenti sono stati condannati e quelle dichiarate inerti dal TAR.
Se la Sua amministrazione vuol essere accomunata alle precedenti si accomodi pure, ma troverà la ferma opposizione di un nutrito gruppo di cittadini che non è e non sarà d'accordo con lei.
In questo gruppo ci sono persone di tutti i partiti politici che per una volta sono unite compatte contro un'ingiustizia vera e propria a cui è indispensabile porre rimedio. Siamo un gruppo composto da sportivi, possessori di animali, famiglie, associazioni, comitati di quartiere, ambientalisti che questo parco lo vivono tutti i giorni. Lo so che lei ha promesso di non chiudere il parco signor Sindaco ma il punto è che a noi non basta. Noi vogliamo continuare a vederlo gestito come è adesso. Non vogliamo un altro gestore perché Andrea Ciabocco è una persona onesta e capace, uno di noi.
Ci ripensi signor Sindaco e trovi una soluzione affinché il Parco della Madonnetta prosegua con la gestione attuale.
Cordialmente
Nome e Cognome.

Paola pau Salviamoilparcodellamadonnetta



Viviamo in una società che sembra aver dimenticato il senso della bellezza. E'un lusso, quindi come tale raramente entra nella vita quotidiana. Come mangiare, parlare, stare con la gente, pensare. Ci sono comunque dei luoghi in cui tutto questo si ricompone e l'idea di benessere non fa fatica a diventare bellezza. Il parco e'uno di questi luoghi ed è inverosimile che non lo si debba preservare, custodire. Ringraziare. Dietro c'è passione, convinzione testarda. Grande fatica, molto solitaria. Io il 12 ci sarò perché ho voglia di condividere questa idea solitaria e testarda e perché al diritto alla bellezza non rinuncio...

Barbara Ivald - Salviamoilparcodellamadonnetta

......inizialmente erano prati in disuso, coperti di sterpaglie, che sembravano una specie di zona di confine, una separazione tra Acilia da una parte e Axa-Palocco dall’altra. Tra la zona più povera e quella più ricca. Ora invece queste zone che prima erano totalmente separate, risultano unite anche grazie al parco, di cui fruiscono tutti.
Anni fa Acilia era concepita come la zona malfamata e Palocco come quella ricca, c’erano delle vere e proprie bande che si scontravano in una sorta di guerriglia tra quartieri e spesso lo facevano proprio qui su questi prati, come zona neutra, di confine. Oggi questo invece è diventato un punto di incontro tra i due quartieri e quella distinzione che c’era prima non c’è più. Peccato quello sfregio di Caltagirone che fa da sfondo alla meraviglia di Parco!!!!
P.S. correggo l'imprecisione...non si tratta dei palazzi di Caltagirone ma della banda Ligresti&Pulcini.

"Scateniamo il Paradiso", tutti pronti a fare festa al Parco della Madonnetta - Il quotidiano del litorale

"Scateniamo il Paradiso", tutti pronti a fare festa al Parco della Madonnetta

25/08/2015 | redazione

L’iniziativa organizzata per il 12 settembre da cittadini, associazioni e comitati di quartiere: tutti uniti con il concessionario del Centro Andrea Ciabocco 

"Scateniamo il Paradiso". E' con questo slogan che si sta organizzando in queste ore una festa per "far rimanere il parco della Madonnetta così come è".
Ad organizzarla sono cittadini, associazioni e comitati di quartiere: tutti uniti con il concessionario del Centro Andrea Ciabocco che ha scritto una lettera aperta indirizzata al Sindaco Ignazio Marino. Quasi 3mila invitati e già 200 partecipanti. Ognuno sta dando la propria disponibilità e sostegno all'iniziativa.
"Vista l'enorme partecipazione e la spontanea mobilitazione seguita alle dichiarazioni del Sindaco Marino e dell'Assessore Sabella nella conferenza stampa del 3 agosto sull'operazione di riacquisizione da parte dell'amministrazione comunale dei primi 7 degli 11 Punti Verdi Qualità revocati, credo necessario da parte mia chiarire la situazione che mi vede coinvolto" scrive Ciabocco che ripercorre l'iter che lo ha portato a partecipare al bando 15 anni fa.
"Non so cosa pensino gli altri concessionari coinvolti, ma io con forza ribadisco che nulla ho a che fare con l'imprenditoria ladrona. La partecipazione al bando del 1995 nasce dalla mia attività' di maestro di tennis, allenatore di giocatori di livello internazionale e dirigente nazionale dell'UISP. Sono diventato un imprenditore per coronare un sogno: un grande impianto sportivo a servizio delle persone, di tutte le persone. Mi sono inventato imprenditore e ho cercato di operare con oculatezza e austerità, senza spendere mai più del dovuto. Dico questo perché oggi il Comune, è vero che deve far fronte ad alcune rate di mutuo non pagate, ma -cosa importante- il mutuo della Madonnetta è inferiore e di molto rispetto a quello di altri PVQ che hanno le stesse volumetrie, se non meno.
Il Sindaco dice che il Comune deve riappropriarsi delle strutture eventualmente sgomberando occupanti abusivi" spiega ancora Ciabocco. 
"Abbiamo vinto un bando e firmato una concessione che regolava i rapporti tra Comune e Concessionario, che ci ha affidato la progettazione, la Direzione Lavori, la realizzazione, la gestione, il tutto regolato dal Codice dei Contratti Pubblici. Nessuno rivendica la proprietà di nulla: le opere realizzate fanno parte del patrimonio indisponibile del Comune; ho denunciato -unico concessionario- le angherie e i soprusi subiti da parte di dirigenti comunali; ho investito 2 milioni di euro di risorse proprie ed ho restituito alle banche 2 milioni di euro in conto capitale ed ha pagato altri 2 milioni di euro in conto interessi, per una cosa non mia ma di proprietà pubblica; chiedo, inascoltato, dal 2007, la possibilità di rivedere il piano economico finanziario ormai divenuto del tutto inadeguato. Il Sindaco non sa, ma lo dovrebbe sapere. Dovrebbe sapere che il Parco della Madonnetta vive ed ha una sua anima, che il Parco della Madonnetta nonostante le mille difficoltà è a disposizione di tutti da 12 anni, che il Parco della Madonnetta non è una macchina da soldi, che il benessere messo a disposizione della cittadinanza non ha prezzo. L'esperienza del parco potrà essere salvata solo partendo da un atteggiamento rispettoso nei confronti di tutti quelli che hanno contribuito alla sua nascita e al suo sviluppo.
La situazione attuale è originata anche, forse, dalla mia impreparazione a gestire una realtà così complessa ma, purtroppo, chi ha enormi responsabilità che non possono e non devono essere taciute è l'Amministrazione Comunale. Dico purtroppo, perché ancora ricordo la felicità di mio padre che pensava che costruire e gestire un'opera pubblica avrebbe visto l'Amministrazione sempre al nostro fianco.
La mia esperienza è ben diversa: prima l'Amministrazione mi ha vessato senza mai riconoscermi ciò che io legittimamente chiedevo ed ora si arriva alla revoca ma il mutuo non si riesce a pagare proprio a causa delle mancanze delle Amministrazioni passate e in parte dell'Amministrazione attuale, che con superficialità ha lasciato correre il tempo, rimandando i problemi. Mai, come in questo caso, sarebbe stato necessario affrontare tempestivamente la questione, come sollecitato da me, dai cittadini e dalle Associazioni presenti nel Parco". Nella lettera al sindaco il direttore del Centro menziona anche l'assessore Alfonso Sabella. "L'assessore Sabella dice che le carte sono allucinanti, emergono situazioni illegali e inconcepibili. Leggendo le carte che riguardano la Madonnetta potrebbe scoprire cosa è accaduto veramente negli anni.
Purtroppo il tempo perso, senza mai cercare realmente una soluzione, ha portato alla situazione odierna. Perché non si è affrontato prima il problema con spirito costruttivo? Troppi gli interessi in campo, troppe le manchevolezze, troppi gli atti "oscuri".
Noi, nonostante tutto, forti delle nostre ragioni e della nostra onestà, abbiamo lottato e continueremo a lottare. Il Comune avrebbe dovuto sostenerci e tutelarci. Questo non è accaduto, purtroppo, ma spero ancora in un momento di politica alta, che possa finalmente trovare una soluzione rispettosa degli interessi di tutti.
Se così non fosse chiedo solo una cosa: non fatemi ricorrere alla giustizia per vedere riconosciuto il mio investimento, frutto di vite di lavoro della mia famiglia! 
Sindaco Marino, lei che si sta battendo per la legalità, lei, che più di una volta è venuto a constatare la realtà virtuosa del Parco, ha i poteri e la possibilità di affrontare in maniera seria, onesta e rispettosa della legalità la "questione Parco della Madonnetta".
L'appuntamento è per sabato 12 settembre alle 14. Ovviamente al Parco della Madonnetta. "E' un bene comune. Forza!" scrive un partecipante incoraggiando l'evento, incoraggiando il signor Ciabocco a non mollare.

‘Scateniamo il Paradiso’: insieme per salvare il Parco della Madonnetta - Ostia TV

‘Scateniamo il Paradiso’: insieme per salvare il Parco della Madonnetta

Inserito in: Cronaca
Partita sui social l’iniziativa che il prossimo 12 settembre vedrà darsi appuntamento cittadini, comitati e associazioni con il concessionario dello spazio, (ex) Punto verde qualità, Andrea Ciabocco per “salvare un’esperienza lunga 12 anni del parco” dopo la decisione del comune di riacquisire l’area verde

Andrea Ciabocco e il sindaco Ignazio Marino
Madonnetta (Acilia) – E’ partita suisocial ‘Scateniamo il Paradiso’, l’iniziativa in programma il prossimo 12 settembre al Parco della Madonnetta, ad Acilia, a tutela dell’area, (ex) Punto verde qualità,dopo la decisione dell’amministrazione capitolina, il 3 agosto scorso, di ‘cancellarla’, riacquisendo 7 degli 11 Pvq della Capitale. Ma sia il concessionario del parco, Andrea Ciabocco, sia i cittadini, i comitati e le associazioni ‘non ci stanno’ e tutti insieme hanno deciso di organizzare una festa per ‘far restare il parco com’è’, per ‘salvare un’esperienza positiva che dura da dodici anni’. Sui social è partito il tam tam e sono stati ‘diramati’ gli inviti dai sostenitori: al momento sarebbero circa 200 le adesioni


Andrea Ciabocco, intanto, ha pubblicato una lunga lettera aperta al sindaco Ignazio Marino, della quale riportiamo i punti salienti: 



“Vista l'enorme partecipazione e la spontanea mobilitazione seguita alle dichiarazioni del Sindaco Marino e dell'Assessore Sabella nella conferenza stampa del 3 agosto sull'operazione di riacquisizione da parte dell'amministrazione comunale dei primi 7 degli 11 Punti Verdi Qualità revocati, credo necessario da parte mia - un "imprenditore ladrone" - chiarire la situazione che mi vede coinvolto. Non so cosa pensino gli altri concessionari coinvolti, ma io con forza ribadisco che nulla ho a che fare con l'imprenditoria ladrona. La partecipazione al bando del 1995 nasce dalla mia attività' di maestro di tennis, allenatore di giocatori di livello internazionale e dirigente nazionale dell'UISP. Sono diventato un imprenditore per coronare un sogno: un grande impianto sportivo a servizio delle persone, di tutte le persone.



Mi sono inventato imprenditore e ho cercato di operare con oculatezza e austerità, senza spendere mai più del dovuto. Dico questo perché oggi il Comune, è vero che deve far fronte ad alcune rate di mutuo non pagate, ma -cosa importante- il mutuo della Madonnetta è inferiore e di molto rispetto a quello di altri PVQ che hanno le stesse volumetrie, se non meno. Il Sindaco dice che il Comune deve riappropriarsi delle strutture eventualmente sgomberando occupanti abusivi. 


Il Sindaco non è stato informato che: - abbiamo vinto un bando e firmato una concessione che regolava i rapporti tra Comune e Concessionario, che ci ha affidato la progettazione, la Direzione Lavori, la realizzazione, la gestione, il tutto regolato dal Codice dei Contratti Pubblici; - nessuno rivendica la proprietà di nulla: le opere realizzate fanno parte del patrimonio indisponibile del Comune; - ho denunciato -unico concessionario- le angherie e i soprusi subiti da parte di dirigenti comunali; - ho investito 2 milioni di euro di risorse proprie ed ho restituito alle banche 2 milioni di euro in conto capitale ed ha pagato altri 2 milioni di euro in conto interessi, per una cosa non mia ma di proprietà pubblica; - chiedo, inascoltato, dal 2007, la possibilità di rivedere il piano economico finanziario ormai divenuto del tutto inadeguato; - il tasso applicato sul nostro mutuo con il Credito Sportivo è superiore al tasso soglia e mai abbiamo potuto ricontrattarlo, chiusi in una convenzione chiaramente vessatoria, come i criceti nella ruota a girare e girare... 


Il Sindaco non sa, ma lo dovrebbe sapere... Dovrebbe sapere che il Parco della Madonnetta vive ed ha una sua anima, che il Parco della Madonnetta nonostante le mille difficoltà è a disposizione di tutti da 12 anni, che il Parco della Madonnetta non è una macchina da soldi (non poteva proprio esserlo, penalizzato come era fin dall'inizio con quei 21 ettari di verde che però tutto sono stati in questi anni meno che una "penalità" per la città ), che il benessere messo a disposizione della cittadinanza non ha prezzo. L'esperienza del parco potrà esseresalvata solo partendo da un atteggiamento rispettoso nei confronti di tutti quelli che hanno contribuito alla sua nascita e al suo sviluppo. La situazione attuale è originata anche, forse , dalla mia impreparazione a gestire una realtà così complessa ma, purtroppo, chi ha enormi responsabilità che non possono e non devono essere taciute è l'Amministrazione Comunale. 



Dico purtroppo, perché ancora ricordo la felicità di mio padre che pensava che costruire e gestire un'opera pubblica avrebbe visto l'Amministrazione sempre al nostro fianco. La mia esperienza è ben diversa: prima l'Amministrazione mi ha chiesto molto senza mai riconoscermi ciò che io legittimamente chiedevo ed ora si arriva alla revoca ma il mutuo non si riesce a pagare proprio a causa delle mancanze delle Amministrazioni passate e in parte dell'Amministrazione attuale, che con superficialità ha lasciato correre il tempo, rimandando i problemi. Mai, come in questo caso, sarebbe stato necessario affrontare tempestivamente la questione, come sollecitato da me, dai cittadini e dalle Associazioni presenti nel Parco. 



Ecco brevemente cosa è successo: - nel 2002 firmo un contratto di mutuo con il Credito Sportivo con tassi che oggi appaiono del tutto fuori mercato se non addirittura usurari. Non ho avuto la possibilità di ricontrattarli. - nel 2006 passa una nuova convenzione con le banche che prevede un allungamento dei mutui a 20 anni. Chiedo, inascoltato, di poterne usufruire; - con le nostre trattenute (quello operate sui finanziamenti erogati al Parco della Madonnetta) viene pagato il debito di un altro concessionario inadempiente.... € 450.000 che non saranno mai più rimborsati... sono Persi!!! - dal 2008 stiamo lottando contro la più grande crisi economica dal dopoguerra cha ha causato una contrazione dei ricavi; - nel 2012, di fronte al silenzio del Comune, mi rivolgo al TAR che, per la prima volta, riconosce la qualifica di concessione di lavori pubblici ai PVQ e il diritto soggettivo del concessionario ad ottenere il riequilibrio del piano economico finanziario. L'Assessore Sabella dice che le carte sono allucinanti, emergono situazioni illegali e inconcepibili. 



Leggendo le carte che riguardano la Madonnetta potrebbe scoprire che: - abbiamo firmato una concessione col Comune vessatoria e non mi si dica "ma ti è stata bene allora!"... Mai avrei pensato che il Comune, all'emergere di problemi che avrebbero messo in pericolo il Parco, non mi avrebbe mai -e dico mai- aiutato andando contro gli interessi non miei, ma dei cittadini; - ci hanno fatto sottoscrivere un mutuo con l'Istituto per il Credito Sportivo con tassi altissimi; - ci hanno costretto a sottoscrivere una fideiussione con la Società Italiana Cauzioni, ora Atradius, che non garantiva nulla ma che mi è costata decine di migliaia di euro; - ci hanno costretto a presentare un progetto su un'area di 21 ettari quando quella a bando era di 3 ettari...e anche qui non mi si dica "ti è stato bene allora"! 


L'Assessore Sabella ha più volte detto che cercherà di premiare i virtuosi ma in base a quale criterio si individueranno i "virtuosi"? è virtuoso chi ha pagato le rate di mutuo? guardando non superficialmente la realtà dei Punti Verdi si scopre che: questo criterio non regge. Infatti: - riescono a pagare il mutuo solo i concessionari della seconda e molto più favorevole convenzione con le banche; - riescono a pagare il mutuo i Punti Verdi che hanno avuto molta cubatura e poco verde da manutenere; - che riescono a pagare il mutuo i Punti Verdi che hanno avuto più cubatura del consentito; - che riescono a pagare il mutuo quelli che magari non hanno verde da manutenere; - che riescono a pagare il mutuo quelli che hanno convenzioni con le multinazionali del settore sportivo; - che riescono a pagare il mutuo quelli che hanno al loro interno multinazionali della ristorazione veloce; 



La concessione del diritto di superficie (perché nessuno ha informato l'Assessore Sabella delle innumerevoli riunioni e delle proposte anche approvate dal Consiglio Comunale su questo tema?) potrebbe essere un'ottima soluzione, se il diritto di superficie fosse concesso solo sulle costruzioni e non sul verde che è e deve rimanere pubblico. Sarebbe un meccanismo abbastanza semplice. Basterebbe riconoscere in conto diritto di superficie gli investimenti dei concessionari, che poi potrebbero ipotecare gli immobili costruiti a fronte di un mutuo a 30 anni. Questa potrebbe essere una soluzione ma ce ne sono altre… Purtroppo il tempo perso, senza mai cercare realmente una soluzione, ha portato alla situazione odierna. Perché non si è affrontato prima il problema con spirito costruttivo? Troppi gli interessi in campo, troppe le manchevolezze. 



Noi, nonostante tutto, forti delle nostre ragioni e della nostra onestà, abbiamo lottato e continueremo a lottare. Il Comune avrebbe dovuto sostenerci e tutelarci. Questo non è accaduto, purtroppo, ma spero ancora in un momento di politica alta, che possa finalmente trovare una soluzione rispettosa degli interessi di tutti. Se così non fosse chiedo solo una cosa: non fatemi ricorrere alla giustizia per vedere riconosciuto il mio investimento, frutto di vite di lavoro della mia famiglia! Sentirsi dire, e purtroppo è accaduto spesso, da dirigenti comunali che ho ragione, ma che -per vedere riconosciuti i miei diritti- l'unica strada possibile è quella giudiziaria è offensivo dell'intelligenza umana! Se è finito il rapporto fiduciario dell'amministrazione nei miei confronti penso che l'unica soluzione onesta, per non perdere l'anima del Parco, possa essere quella della risoluzione del contratto attraverso una transazione, che tenga conto dei diritti delle due parti in una dimensione di partecipazione concreta ed attiva nella gestione futura del Parco dei cittadini, che stanno dimostrando di avere a cuore le sorti del sogno. Sindaco Marino, lei che si sta battendo per la legalità, lei, che più di una volta è venuto a constatare la realtà virtuosa del Parco, ha i poteri e la possibilità di affrontare in maniera seria, onesta e rispettosa della legalità la "QUESTIONE PARCO DELLA MADONNETTA". Ricordi che, come diceva un grande ed illuminato come César Manrique "Tutto si può correggere. Dipende dall'entusiasmo, dall'avere una verità nelle mani ed una decisione coraggiosa e onesta”". 


L'appuntamento è per sabato 12 settembre, alle 14, al Parco della Madonnetta in via Molajoli, Madonnetta-Acilia.
 


Autore: Maria Grazia Stella

domenica 23 agosto 2015

Ennesimo atto vandalico...vergogna!!!

VERGOGNA!!!
Dopo il furto della scorsa settimana presso la sede di AGISCO la scorsa notte è stata la volta della sede della Wheelchair Tennis Roma.
Profanare in continuazione, si ho detto profanare, questi luoghi che per me sono sacri e pieni di significato è un'offesa enorme.
Come al solito nessuno ha visto nulla come quando sono stati asportati 300 metri lineari di cavo dell'illuminazione pubblica su Via Molajoli( è 1 anno che siamo a luci spente dall'entrata del centro sportivo fino a Via di Acilia con buona pace di tutti) oppure come quando fu bruciata la casetta degli srilankesi nella buca dell'ex campo di golf oppure ancora quando hanno sfondato la porta della ciclofficina e le tante altre volte.
E' mai possibile che nessuno mai si accorga di nulla???
E' mai possibile che questo posto debba essere , per i piu', solo un posto d sfruttare???
E' mai possibile che nessuno comprenda che per preservare questo posto servirebbe una "presenza" concreta della cittadinanza???
Scusate lo sfogo ma penso proprio che tante persone non meritino tutti i nostri sforzi!!!

Erasmo Palma Salviamoilparcodellamadonnetta

Distinguere per non confondere così recita don Ciotti in un suo intervento contro il razzismo è contro la superficialità con la quale si categorizzano comportamenti e situazioni. 
Il parco della Madonnetta è stato ingiustamente accomunato a situazione di malaffare che non gli sono mai appartenente e che non gli appartengono. Mi sono trovato personalmente in contesti in cui Andrea Ciabocco rifiutava facili guadagni e scorciatoie non consentite dalla sua altissima qualità morale.
Forse caro sindaco ( sempre per citare don Luigi Ciotti nel messaggio "siate eretici "ti sei fidato di saperi di seconda mano e sono convinto che magari in buona fede non hai avuto il coraggio di essere eretico...) di fare cioè una scelta di campo netta distinguendo il buono dal poco buono facendo così di tutt erba un fascio... . La Madonnetta e Andrea Ciabocco sono esempi da seguire, modelli da esportare, non situazioni da perseguire o da mettere alla berlina...
Per quel poco che possa valere ci metto volentieri la faccia!
Erasmo Palma

Franca Michini Salviamoilparcodellamadonnetta

Come al solito è l'imprenditore che è malvagio e non le amministrazioni e gli amministratori che trovano e cercano l'imprenditore .. il quale, più impegni e clausole dovrà rispettare e più frutti porterà ad entità varie ..banche, società di servizi ... etc. etc. Poi quando si arriva al limite si fa di tutt'erba un fascio. .. ecco perché io ho smesso di fare la seppur piccola imprenditrice... troppe responsabilità. ..guadagni insufficienti e quel che è peggio ...il dover avere a che fare con delinquenti ...E aggiungo che il Parco della Madonnetta è una delle pochissime cose realizzate ad Acilia negli ultimi 30 anni... almeno da quel che si vede e vi si può fare. ..

Alberto Castellani Salviamoilparcodellamadonneta

Gentile sindaco Marino sono un fondatore del nostro PD e sono presidente mondiale dei coach di tennis di alto livello www.gptcatennis.org ,penso che sei un ottimo sindaco una persona onesta che cerca di fare quello che può nel caos che ha trovato nell'amministrazione della città più bella del mondo, dove io ancor ventenne a San Pietro in Vincoli ho frequentato la facoltà di Ingegneria . Ho insistito con molti amici romani di votarti sicuro che non li avresti delusi e per quanto mi riguarda trovo vergognosi gli attacchi che ti stanno facendo anche nell'ambito del nostro stesso partito . Ma è del Parco della Madonnetta che voglio parlarti . Ho frequentato e vissuto ( in una delle due casine di legno)dentro il parco ...ho allenato lì tennisti di alto livello che ogni giorno si meravigliavano della bellezza di questo posto ,unico e speciale per affrontare il rigore degli allenamenti dell'alto livello . Ci meravigliavamo insieme, di come il parco era ben tenuto e lo consideravamo un privilegio allenarsi là . Per favore non chiuderlo ma soprattutto lascialo cosi com 'è in mano ai suoi attuali gestori . Gente per bene che ,come sai , è difficile trovare, che ama il verde ,l'ecologia e lo sport .....non te ne pentirai e soprattutto renderai un servizio grande alla nostra storica capitale .
Ti scrivo dal Messico dove ancorchè mezzocervello ( forse un quarto ) sono stato costretto a fuggire da politici tanto inetti a governare il paese più bello del mondo
con affetto
alberto castellani

sabato 22 agosto 2015

Salviamoilparcodellamadonnetta- Francesco Bonafaccia


Al Comune di Roma


c.a. Ignazio Marino, Sindaco
c.a  dott. Alfonso SabellaA, Assessore alla legalità


Ferragosto al Parco della Madonnetta

Hai terreni abbandonati, punti di ritrovo per delinquenza di ogni tipo e  malaffare di ogni genere?

Avverti l’esigenza politica di dare spazi verdi alla cittadinanza per farne   punti di incontro e di aggregazione?

Da buon politico, combina le due cose, riconosci l’impossibilità di farlo in proprio e crea i Punti Verdi Qualità . Con l’intento di favorire una massa di persone anziane o  giovani che per stabilire legami sociali hanno solo i supermercati , i centri commerciali, i locali da sballo, le sale  da gioco…..

Non aspettarti ritorni economici ma contentati di dare un buon servizio a costi minimi.

Emana, un bando di gara, aggiudica ai vincitori ed infine taglia i nastri.

Poi, sorveglia attentamente la gestione dei PVQ.

Ostacola i tentativi di malaffare che i tuoi uffici o i delinquenti di vario stampo cercano di mettere in atto nel corso degli anni. Basta poco : fa in modo che sia mantenuto   il rapporto superficie verde/cubatura stabilito inizialmente e registra tipo e quantità delle  iniziative sociali.

Tratta tutti i gestori  alle stesse condizioni e ricordati che sono concessionari di lavori pubblici che erogano un servizio pubblico e , come ti ha detto il TAR, quando è necessario rivedi insieme a loro i rispettivi piani economico finanziari.

Se qualcuno ti avvisa ripetutamente che non ce la fa’  più, e per causa di forza maggiore smette di pagare le rate di un mutuo usuraio, non trattarlo come un imprenditore "ladrone"ma deciditi a sentire le sue ragioni.

Hai fatto tutte queste cose? Se la risposta è pesantemente negativa, Comune di Roma che vuoi essere difensore della legalità , comincia con il fare piazza pulita dei tuoi dipendenti corrotti od incapaci.
Non aspettare che sia la magistratura a cavarti il ragno dal buco, a dimostrare che “ Gesù Cristo non è morto di freddo”, ma rimedia ai tuoi errori passati , senti che cosa pensano i cittadini e tutte le forze politiche riguardo i singoli PVQ, verifica come i PVQ hanno assolto il loro compito principale e solo allora   decidi di tenere in vita quelli virtuosi ed eliminare quelli marci.

Per trovare soldi , o Comune, non snaturare i PVQ ma rivedi seriamente il tuo bilancio nel settore delle entrate. Vuoi che ti diciamo , a titolo di esempio , quanto paga annualmente un Centro sportivo come le Cupole per l’affitto della superficie in concessione? Forse è maggiore l'interesse pubblico di un centro sportivo confrontato a quello di avere parchi ben manutenuti e fruibili gratuitamente dalla cittadinanza? Vuoi che ti diciamo quanti impianti sportivi sparsi per Roma si avvalgono delle stesse condizioni di miglior favore?

Comune perché non spedisci al New York Times o a Le Monde, che ad Agosto hanno scritto pesanti articoli sulla situazione romana, la richiesta di pubblicare la short story del Parco Della Madonnetta? Perché non fai conoscere al mondo intero che a Roma ci sono personaggi che sulla loro pelle non hanno voluto e continuano a non voler diventare allevatori? Ti spieghiamo meglio:non vogliono nutrire la mucca per continuare a mungerla?

Staremo a vedere, cordiali saluti

Salviamoilparcodellamadonnetta-Silvia Maria Guarnieri

Il Punto Verde Qualità “Parco della Madonnetta” è un simbolo. Colpire il creatore e gestore del Parco Andrea Ciabocco, con la revoca di concessione, è colpire il simbolo.
Conosco bene la genesi dei Punti Verdi Qualità. Ho progettato il Punto Verde Qualità di via Malfante, che fu approvato –dopo una mia insolente impuntatura!- dopo anni di “peripezie” e che non è mai stato realizzato. Conosco quindi le regole del Bando, la tipologia di progettazione, i piani gestionali… l’obiettivo e lo spirito del Punto Verde Qualità. “Sport, ambiente, verde e qualità della vita” era lo slogan del Bando. Quello che ricordo altrettanto bene è l’allegra cialtroneria degli Uffici nella gestione di questa grande opportunità, che allora era stata data a Roma. Una grande opportunità che aveva, come scopo principale, la fruizione del verde da parte dei cittadini e la valenza di benessere. Tutti abbiamo gli occhi per vedere che fine hanno fatto altri PVQ ed in molti casi quale grosso bottino siano stati. Il Parco della Madonnetta è un vero Punto Verde Qualità: il quarto parco dopo Villa Pamphili, villa Ada e Villa Borghese,  21 ettari di verde, 1.500 alberi piantati, prati, percorsi all’aria aperta, aree cani… aperto ad innumerevoli iniziative sociali, aperto a tutti, frequentato da tutti… un centro sportivo meraviglioso, fruibile capillarmente dai disabili! Il Parco della Madonnetta c’è, esiste ed è ormai parte integrante di 4 zone di Roma che vi si affacciano: Acilia, Axa, Madonnetta e Malafede. Il Parco della Madonnetta è il Central Park della zona ed ha condizionato positivamente abitudini e connessioni sociali per molti cittadini. Non è solo parte integrante dello standard verde della zona. Il Parco della Madonnetta esiste perché la famiglia Ciabocco ha perseguito con coraggio il suo sogno. I Ciabocco si sono ribellati all’amministrazione comunale corrotta, ne hanno denunciato il malaffare e senza deroghe al Bando originario non ne hanno fatto un’area di speculazione, ma un grande Parco di benessere per i cittadini. E’ solo grazie alla loro “insolente” testardaggine che i cittadini hanno questo fiore all’occhiello di Roma… ed è dei cittadini! E’ anche grazie ai soldi dei Ciabocco (4 milioni + 2 milioni di interessi pagati di tasca Ciabocco!) e gli oculati investimenti dei Ciabocco, che il Parco esiste ed è costato solo 11 milioni. Dico –solo- perché “è robba forte” per il rapporto dare ed avere. I Ciabocco sono stati bravi amministratori di un’opera pubblica. I dettagli tecnici della sofferenza del Parco e del mancato pagamento di alcune rate di mutuo, sono spiegati benissimo da Andrea Ciabocco in una lettera aperta al Sindaco e dai documenti che ossessivamente posta sui siti al Parco dedicati. Chi aveva voglia li ha letti. Il Sindaco Marino è venuto al Parco per ben 3 volte e lo conosce bene e ne ha elogiato le qualità in diverse occasioni. Peccato però che, nonostante innumerevoli lettere inviategli da parte del Concessionario, incontri e confronti con Associazioni e cittadini, … il nostro Sindaco non ha mai preso provvedimenti per rivedere il Piano gestionale, accedere alla seconda convenzione più conveniente e meno vessatoria, trovare in sintesi una soluzione al problema… Il Sindaco ha forse memoria corta o prova indifferenza, visto che ha accomunato Andrea Ciabocco all’imprenditoria ladrona. Forse non sa di cosa si parli! Forse dovrebbe chiedere anche scusa al concessionario! Forse dovrebbe anche ringraziarlo per la ripetuta passerella che gli è stata offerta nel Parco. Passerella offerta anche agli altri Sindaci passati ed innumerevoli Consiglieri Comunali che potevano farsi un vanto del Parco. Forse dovrebbe ringraziare Andrea Ciabocco per non essere stato latitante con i cittadini a differenza dell’Amministrazione comunale. Avete mandato una revoca al nostro eroe? Perché oggi -nello schifo in cui viviamo- Andrea Ciabocco è un eroe. Non ha pagato alcune rate di mutuo? Il mutuo si rinegozia e noi cittadini faremo finta –esattamente come hanno fatto gli uffici e gli organi competenti allora- di non sapere che il mutuo era usurario, che la convenzione era vessatoria, che l’amministrazione ha fatto sballare i piani gestionali, con i Mondiali di nuoto, per l’apertura di altre importanti piscine nello stesso bacino d’utenza… Facciamo finta che non vale, facciamo finta che è stato un errore di battitura o un refuso il contratto improponibile che gli avete fatto firmare… facciamo finta, ma deve essere tana libera tutti!!! Il Parco è dei cittadini e gestito dall’unico garante del Parco che è Andrea Ciabocco, che ci ha tutelato per oltre 10 anni. Il Parco è dei cittadini e non andrà in mano ad altri speculatori o ad altre associazioni  sciacalle che girano attorno al Parco come avvoltoi. Anche le associazioni presenti nel Parco hanno scritto una lettera chiara, hanno promosso incontri… silenzio! L’Amministrazione ha fatto la figura di Ponzio Pilato.
Voglio che l’Amministrazione batta un colpo e faccia vedere che è viva ed ha capito, compreso e letto le innumerevoli lettere che le sono state inviate. Voglio che sia rivisto il mutuo capestro. Voglio che il gestore sia Andrea Ciabocco garante dei miei interessi di cittadina. Voglio –se proprio non avete capito nulla!!!- che liquidiate la somma corrisposta dalla famiglia Ciabocco e che non si debba procedere a cause costose ed ingiuste, per riavere i soldi spesi in benessere per i cittadini. Voglio che troviate un accordo con Andrea Ciabocco per risolvere con buonsenso questa vergogna. Voglio che vincano i buoni e non i becchini di sogni. Voglio che proviate a distinguervi dalle amministrazioni precedenti. Voglio giustizia… e, non vi fare sempre riconoscere!
Non toccateci il sogno, altrimenti ci arrabbiamo!

In fede
Silvia Maria Guarnieri

mercoledì 19 agosto 2015

Lettera aperta ai Concessionari PVQ

Cari amici, dopo aver condiviso con voi  per anni gioie e dolori dell'esperienza Punti Verdi Qualità e dopo gli ultimi sviluppi che mi hanno costretto in questo periodo a dovermi difendere da solo (scelta fatta con dolore al di fuori dell’Associazione dei PVQ e ringrazio tutti coloro che ne hanno capito i motivi) vorrei, se mi consentite, fare una approfondita riflessione.
L'essere tacciato, dal Sindaco Marino, di essere un imprenditore "ladrone" offende la mia dignità e la mia onestà e, se le cose non si risolveranno nella mia battaglia personale con l'amministrazione comunale anche questo avrà un peso.
Non vi nascondo il mio disappunto sulle poche e flebili reazioni a questa, per quanto mi riguarda, ingiusta generalizzazione, e tra queste segnalo e ringrazio il mio amico e Presidente dell’Associazione PVQ di Roma Orlando Galimberti, che ha saputo nel suo comunicato molto puntuale, condividere e sostenere la mia causa. Forse  sarà stato per il periodo di ferie, o per il totale silenzio dell'informazione escluso l'enorme risalto dato alla conferenza stampa del 1 agosto, sarà che ognuno, non me ne vogliate, spera che colpiti questi poi si troveranno le soluzioni adeguate, ma vi confesso che mi sono sentito molto solo.
Qual è la mia colpa?
·    È una colpa aver rispettato il bando originale?
·    È una colpa aver avuto il coraggio di denunciare pubblicamente il malaffare?
·    È una colpa non aver potuto, per una scelta scellerata di chi governava i PVQ, usufruire della seconda e più vantaggiosa convenzione con le banche?
·    È una colpa aver osteggiato sempre la follia della fidejussione della Sic essendo convinto che tanto marcio vi si annidava?
·    È una colpa non aver chiesto nessun aumento di cubatura?
·    È una colpa non aver pensato di sfruttare il Pvq con attività al limite del lecito?
·    È una colpa aver denunciato pubblicamente la follia delle nuove costruzioni per i mondiali di nuoto del 2009?
·    È una colpa aver fatto un ricorso al Tar che ha qualificato i PVQ come Concessione di Lavori Pubblici e che ci da il diritto soggettivo al riequilibrio del piano economico-finanziario ove ve ne fosse la necessità?
·    È una colpa aver cercato in tutte le maniere soluzioni che se fossero andate bene per me sarebbero servite anche a tutti gli altri?
·    È una colpa aver dato spazio al sociale tanto da essere preso ad esempio?

Io penso che, vista la mia esperienza, è arrivato il momento di agire tutti insieme per farci riconoscere i nostri diritti, e su questo punto faccio appello a voi tutti e al Presidente dell’Associazione dei PVQ per condividere insieme una forte iniziativa pubblica che ci veda tutti uniti nei confronti di questa Amministrazione Comunale che, tra l’altro, è notizia di queste ore ha cambiato per l’ennesima volta il responsabile dei PVQ rimuovendo il Dr Serra e, quindi, senza voler adesso giudicare il suo operato che ha avuto sicuramente luci e ombre, ci troveremo nuovamente un nuovo Dirigente che probabilmente dovrà capire, dovrà verificare, etc. (il film ormai lo conosciamo).
C'è una sola cosa che ci lega tutti in maniera indissolubile: l'applicazione corretta del Codice dei Lavori Pubblici.
Oggi mi trovo nella situazione di dover, se non verrà trovata una soluzione adeguata, fare causa per vedere riconosciuti i miei investimenti.
Se l'unico parametro di virtuosità rimarrà solo quello del puntuale pagamento delle rate di mutuo non voglio fare l'uccello del malaugurio ma prima o poi , quello che è accaduto a me accadrà a tutti. E quando accadrà se oggi si farà la giusta battaglia per il riconoscimento degli investimenti non sarete soli come me oggi.
La volontà dell'amministrazione oggi è quella di "mercificare" tutto e ottenere il massimo ritorno economico da qualsiasi cosa passando sopra l'interesse pubblico o meglio identificando l'interesse pubblico con il massimo rendimento economico.
E' sul riconoscimento degli investimenti dei concessionari che, e mi ripeto, vi chiedo di condividere la mia battaglia. Ogni Punto Verde è diverso dall'altro ma questo, e mi ripeto ancora una volta, è l'unico aspetto sul quale portare avanti una battaglia comune.
Spero in una vostra immediata mobilitazione al mio fianco ricordandovi quanto scetticismo era in voi quando feci il mio primo ricorso al Tar. Allora le cose andarono bene ma credo che sia stata sottovalutata la mia sentenza. Spero oggi non sia tardi per cercare di affermarla.

Sinceramente,Andrea Ciabocco Punto Verde Qualità Madonnetta

lunedì 17 agosto 2015

Lo stadio della Roma e il Parco della Madonnetta....

Evviva...avremo lo stadio...ci andremo in bicicletta....sarà costruito grazie alla "legge sugli stadi"che ha a cuore la sostenibilità economico-finanziaria e che concede diritto di superficie e cubature in compensazione ...ottimo...ma perché queste procedure non vengono applicate a realtà come il parco della MADONNETTA....?certo lo "spettacolo " del calcio muove altri interessi ....ma il benessere che si trae da strutture come il parco conta qualcosa?lo sport e' poter andare a vedere Totti giocare oppure fare una corsa,una passeggiata o qualsiasi altra attività all 'aria aperta....e pensare che nella prima stesura della legge sugli stadi vi erano provvedimenti per l 'impiantistica di base che ci avrebbero notevolmente aiutato ...chiaramente e' andata avanti solo quella parte che riguarda gli stadi....

Basterebbe applicare la legge....

Basterebbe applicare la legge....
Questo è un estratto del Codice dei Lavori Pubblici.
E' un po' lungo ma ,con calma, sotto l'ombrellone, leggetelo.....


Art. 143 Caratteristiche delle concessioni di lavori pubblici (art. 19, commi 2, 2-bis, 2-ter, 2-quater, legge n. 109/1994; art. 87, comma 2, d.p.r. n. 554/1999).
Comma 1.  Le concessioni di lavori pubblici hanno, di regola, ad oggetto la progettazione definitiva, la progettazione esecutiva e l'esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità, e di lavori ad essi strutturalmente e direttamente collegati, nonché la loro gestione funzionale ed economica eventualmente estesa, anche in via anticipata, ad opere o parti di opere in tutto o in parte già realizzate e direttamente connesse a quelle oggetto della concessione e da ricomprendere nella stessa. (comma così modificato dall'art. 42, comma 2, lettera b), d.l. n. 201 convertito in legge n. 214 del 2011)

Comma 3.   La controprestazione a favore del concessionario consiste, di regola, unicamente nel diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente tutti i lavori realizzati.
Comma 4.  Tuttavia, il soggetto concedente stabilisce in sede di gara anche un prezzo nonché, eventualmente, la gestione funzionale ed economica, anche anticipata, di opere o parti di opere già realizzate, qualora al concessionario venga imposto di praticare nei confronti degli utenti prezzi inferiori a quelli corrispondenti alla remunerazione degli investimenti e alla somma del costo
del servizio e dell'ordinario utile di impresa, ovvero qualora sia necessario assicurare al concessionario il perseguimento dell'equilibrio economico finanziario degli investimenti e della connessa gestione in relazione alla qualità del servizio da prestare. Nella determinazione del prezzo si tiene conto della eventuale prestazione di beni e servizi da parte del concessionario allo stesso soggetto aggiudicatore, relativamente all'opera concessa, secondo le previsioni del bando di gara. (comma così modificato dall'art. 42, comma 2, lettera c), d.l. n. 201 convertito in legge n. 214 del 2011)
Comma  5. Le amministrazioni aggiudicatrici, previa analisi di convenienza economica, possono prevedere nel piano economico finanziario e nella convenzione, a titolo di prezzo, la cessione in proprietà o in diritto di godimento di beni immobili nella loro disponibilità o allo scopo espropriati la cui utilizzazione ovvero valorizzazione sia necessaria all'equilibrio economico finanziario della concessione. Le modalità di utilizzazione ovvero di valorizzazione dei beni immobili sono definite unitamente all'approvazione del progetto ai sensi dell'articolo 97 e costituiscono uno dei presupposti che determinano l'equilibrio economico finanziario della concessione. Nel caso di gara indicata ai sensi dell’art. 153, le predette modalità di utilizzazione ovvero di valorizzazione sono definite dall’amministrazione aggiudicatrice nell’ambito dello studio di fattibilità. All’atto della consegna dei lavori il soggetto concedente dichiara di disporre di tutte le autorizzazioni, licenze, abilitazioni, nulla osta, permessi o altri atti di consenso comunque denominati previsti dalla normativa vigente e che detti atti sono legittimi, efficaci e validi. (comma così sostituito dall'art. 42, comma 1, d.l. n. 201 convertito in legge n. 214 del 2011 successivamente dall’articolo 50, comma 1, lettera 0a1) del d.l. 24 gennaio 2012, n. 1 convertito dalla legge 24 marzo 2012, n. 27 e modificato dall’art. 19, comma 1, lettera a), d.l. n. 69 convertito in legge n. 98 del 2013).
Comma 8.  La stazione appaltante, al fine di assicurare il perseguimento dell'equilibrio economico-finanziario degli investimenti del concessionario, può stabilire che la concessione abbia una durata superiore a trenta anni, tenendo conto del rendimento della concessione, della percentuale del prezzo di cui ai commi 4 e 5 rispetto all'importo totale dei lavori, e dei rischi connessi alle modifiche delle condizioni di mercato. I presupposti e le condizioni di base che determinano l'equilibrio economico-finanziario degli investimenti e della connessa gestione, da richiamare nelle premesse del contratto, ne costituiscono parte integrante. Le variazioni apportate dalla stazione appaltante a detti presupposti o condizioni di base, nonché le norme legislative e regolamentari che stabiliscano nuovi meccanismi tariffari o nuove condizioni per l'esercizio delle attività previste nella concessione, 152 Centro servizi di documentazione di rete Testo aggiornato alle modifiche apportate dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90 convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n.114 152 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE quando determinano una modifica dell'equilibrio del piano o che comunque incidono sull’equilibrio del piano economico finanziario, previa verifica del CIPE sentito il Nucleo di consulenza per l’attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità (NARS), comportano la sua necessaria revisione, da attuare mediante rideterminazione delle nuove condizioni di equilibrio, anche tramite la proroga del termine di scadenza delle concessioni. In mancanza della predetta revisione il concessionario può recedere dal contratto. Nel caso in cui le variazioni apportate o le nuove condizioni introdotte risultino più favorevoli delle precedenti per il concessionario, la revisione del piano dovrà essere effettuata a favore del concedente. Al fine di assicurare il rientro del capitale investito e l'equilibrio economico-finanziario del Piano Economico Finanziario, per le nuove concessioni di importo superiore ad un miliardo di euro, la durata può essere stabilita fino a cinquanta anni. (comma così sostituito dall'art. 42, comma 4, d.l. n. 201 convertito in legge n. 214 del 2011 e modificato dall’art. 19, comma 1, lettera a), d.l. n. 69 convertito in legge n. 98 del 2013).
Comma 8-bis. Ai fini della applicazione delle disposizioni di cui al comma 8 del presente articolo, la convenzione definisce i presupposti e le condizioni di base del piano economico finanziario le cui variazioni non imputabili al concessionario, qualora determinino una modifica dell’equilibrio del piano, comportano la sua revisione. La convenzione contiene inoltre una definizione di equilibrio economico finanziario che fa riferimento ad indicatori di redditività e di capacità di rimborso del debito, nonché la procedura di verifica e la cadenza temporale degli adempimenti connessi. (comma introdotto dall’art. 19, comma 1, lettera a), d.l. n. 69 convertito in legge n. 98 del 2013) 9. Le amministrazioni aggiudicatrici possono affidare in concessione opere destinate alla utilizzazione diretta della pubblica amministrazione, in quanto funzionali alla gestione di servizi pubblici, a condizione che resti a carico del concessionario l'alea economicofinanziaria della gestione dell'opera. 10. Il concessionario partecipa alla conferenza di servizi finalizzata all'esame e all'approvazione dei progetti di loro competenza, senza diritto di voto. Resta ferma l'applicazione dell'articolo 14-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni.

Art. 158 Risoluzione (art. 37-septies, legge n. 109/1994)
 1. Qualora il rapporto di concessione sia risolto per inadempimento del soggetto concedente ovvero quest'ultimo revochi la concessione per motivi di pubblico interesse, sono rimborsati al concessionario: a) il valore delle opere realizzate più gli oneri accessori, al netto degli ammortamenti, ovvero, nel caso in cui l'opera non abbia ancora superato la fase di collaudo, i costi effettivamente sostenuti dal concessionario; b) le penali e gli altri costi sostenuti o da sostenere in conseguenza della risoluzione; c) un indennizzo, a titolo di risarcimento del mancato guadagno, pari al 10 per cento del valore delle opere ancora da eseguire ovvero della parte del servizio ancora da gestire valutata sulla base del piano economico finanziario.
2. Le somme di cui al comma 1 sono destinate prioritariamente al soddisfacimento dei crediti dei finanziatori del concessionario e dei titolari di titoli emessi ai sensi dell'articolo 157, limitatamente alle obbligazioni emesse successivamente alla data di entrata in vigore della presente disposizione e sono indisponibili da parte di quest'ultimo fino al completo soddisfacimento di detti crediti.

mercoledì 12 agosto 2015

Grazie....

Grazie a tutti,grazie a chi mi ha espresso piena solidarietà con coraggio e senza dubbi sul mio operato, grazie a chi più tiepidamente mi è stato vicino, grazie a chi trasversalmente ha preso posizione al di là dell'appartenenza politica, grazie anche a chi, pur avendo apprezzato il Parco e fruito del Centro Sportivo, non si è sentito in dovere di esprimere solidarietà. Solidarietà che non avrebbe minimamente inciso su possibili coinvolgimenti futuri in una nuova ipotetica gestione dell'impianto sportivo.
Senza polemica , è assordante il silenzio da parte di chi , a vario titolo, ricopre un ruolo istituzionale nel mondo sportivo.....con pochissime eccezioni.

lunedì 10 agosto 2015

10/08/2015 - LETTERA APERTA AL SINDACO MARINO

Vista l'enorme partecipazione e la spontanea mobilitazione seguita alle dichiarazioni del Sindaco Marino e dell'Assessore Sabella nella conferenza stampa del 3 agosto sull'operazione di riacquisizione da parte dell'amministrazione comunale dei primi 7 degli 11 Punti Verdi Qualità revocati, credo necessario da parte mia - un "imprenditore ladrone" - chiarire la situazione che mi vede coinvolto.
Non so cosa pensino gli altri concessionari coinvolti, ma io con forza ribadisco che nulla ho a che fare con l'imprenditoria ladrona.
La partecipazione al bando del 1995 nasce dalla mia attività' di maestro di tennis, allenatore di giocatori di livello internazionale e dirigente nazionale dell'UISP. Sono diventato un imprenditore per coronare un sogno: un grande impianto sportivo a servizio delle persone, di tutte le persone. Mi sono inventato imprenditore e ho cercato di operare con oculatezza e austerità, senza spendere mai più del dovuto. Dico questo perché oggi il Comune, è vero che deve far fronte ad alcune rate di mutuo non pagate, ma -cosa importante- il mutuo della Madonnetta è inferiore e di molto rispetto a quello di altri PVQ che hanno le stesse volumetrie, se non meno.
Il Sindaco dice che il Comune deve riappropriarsi delle strutture eventualmente sgomberando occupanti abusivi. Il Sindaco non è stato informato che:
- abbiamo vinto un bando e firmato una concessione che regolava i rapporti tra Comune e Concessionario, che ci ha affidato la progettazione, la Direzione Lavori, la realizzazione, la gestione, il tutto regolato dal Codice dei Contratti Pubblici;
- nessuno rivendica la proprietà di nulla: le opere realizzate fanno parte del patrimonio indisponibile del Comune;
- ho denunciato -unico concessionario- le angherie e i soprusi subiti da parte di dirigenti comunali;
- ho investito 2 milioni di euro di risorse proprie ed ho restituito alle banche 2 milioni di euro in conto capitale ed ha pagato altri 2 milioni di euro in conto interessi, per una cosa non mia ma di proprietà pubblica;
- chiedo, inascoltato, dal 2007, la possibilità di rivedere il piano economico finanziario ormai divenuto del tutto inadeguato;
- il tasso applicato sul nostro mutuo con il Credito Sportivo è superiore al tasso soglia e mai abbiamo potuto ricontrattarlo, chiusi in una convenzione chiaramente vessatoria, come i criceti nella ruota a girare e girare...
Il Sindaco non sa, ma lo dovrebbe sapere...
Dovrebbe sapere che il Parco della Madonnetta vive ed ha una sua anima, che il Parco della Madonnetta nonostante le mille difficoltà è a disposizione di tutti da 12 anni, che il Parco della Madonnetta non è una macchina da soldi (non poteva proprio esserlo, penalizzato come era fin dall'inizio con quei 21 ettari di verde che però tutto sono stati in questi anni meno che una "penalità" per la città), che  il benessere messo a disposizione della cittadinanza non ha prezzo.
L'esperienza del parco potrà essere salvata solo partendo da un atteggiamento rispettoso nei confronti di tutti quelli che hanno contribuito alla sua nascita e al suo sviluppo.
La situazione attuale è originata anche, forse, dalla mia impreparazione a gestire una realtà così complessa ma, purtroppo, chi ha enormi responsabilità che non possono e non devono essere taciute è l'Amministrazione Comunale. Dico purtroppo, perché ancora ricordo la felicità di mio padre che pensava che costruire e gestire un'opera pubblica avrebbe visto l'Amministrazione sempre al nostro fianco.
La mia esperienza è ben diversa: prima l'Amministrazione mi ha vessato senza mai riconoscermi ciò che io legittimamente chiedevo e ora si arriva alla revoca ma il mutuo non si riesce a pagare proprio a causa delle mancanze delle Amministrazioni passate e in parte dell'Amministrazione attuale, che con superficialità ha lasciato correre il tempo, rimandando i problemi.
Mai, come in questo caso, sarebbe stato necessario affrontare tempestivamente la questione, come sollecitato da me, dai cittadini e dalle Associazioni presenti nel Parco.
Ecco brevemente cosa è successo:
- nel 2002 firmo un contratto di mutuo con il Credito Sportivo con tassi che oggi appaiono del tutto fuori mercato se non addirittura usurari. Non ho avuto la possibilità di ricontrattarli.
 - nel 2006 passa una nuova convenzione con le banche che prevede un allungamento dei mutui a 20 anni. Chiedo, inascoltato, di poterne usufruire;
- con le nostre trattenute (quello operate sui finanziamenti erogati al Parco della Madonnetta) viene pagato il debito di un altro concessionario inadempiente.... € 450.000 che non saranno mai più rimborsati... sono Persi!!!
- nel 2009, con i Mondiali di Nuoto, il Comune permette la costruzione di nuovi centri sportivi che vanno  a pescare nel nostro bacino d'utenza, mettendoci in enorme difficoltà' fino al punto di dover chiudere la piscina, nostro vanto, presso la quale, tra l'altro, sono state organizzate ben 2 edizioni dei Campionati Italiani di nuoto a squadre del Comitato Italiano Paraolimpico;
- dal 2008 stiamo lottando contro la più grande crisi economica dal dopoguerra cha ha causato una contrazione dei ricavi;
- nel 2012, di fronte al silenzio del Comune, mi rivolgo al TAR che, per la prima volta, riconosce la qualifica di concessione di lavori pubblici ai PVQ e il diritto soggettivo del concessionario ad ottenere il riequilibrio del piano economico finanziario.
L'Assessore Sabella dice che le carte sono allucinanti, emergono situazioni illegali e inconcepibili. Leggendo le carte che riguardano la Madonnetta potrebbe scoprire che:
- abbiamo firmato una concessione col Comune vessatoria e non mi si dica "ma ti è stata bene allora!"... Mai avrei pensato che il Comune, all'emergere di problemi che avrebbero messo in pericolo il Parco, non mi avrebbe mai -e dico mai- aiutato andando contro gli interessi non miei, ma dei cittadini;
- ci hanno fatto sottoscrivere un mutuo con l'Istituto per il Credito Sportivo con tassi al limite dell'usura;
- ci hanno costretto a sottoscrivere una fideiussione con la Società Italiana Cauzioni, ora Atradius, che non garantiva nulla ma che mi è costata decine di migliaia di euro;
- ci hanno costretto a presentare un progetto su un'area di 21 ettari quando quella a bando era di 3 ettari...e anche qui non mi si dica "ti è stato bene allora"!
L'Assessore Sabella ha più volte detto che cercherà di premiare i virtuosi ma in base a quale criterio si individueranno i "virtuosi"? è virtuoso chi ha pagato le rate di mutuo? guardando non superficialmente la realtà dei Punti Verdi si scopre che: questo criterio non regge. Infatti:
- riescono a pagare il mutuo solo i concessionari della seconda e molto più favorevole convenzione con le banche;
- riescono a pagare il mutuo i Punti Verdi che hanno avuto molta cubatura e poco verde da manutenere;
- che riescono a pagare il mutuo i Punti Verdi che hanno avuto più cubatura del consentito;
- che riescono a pagare il mutuo quelli che magari non hanno verde da manutenere;
- che riescono a pagare il mutuo quelli che hanno convenzioni con le multinazionali del settore sportivo;
- che riescono a pagare il mutuo quelli che hanno al loro interno multinazionali della ristorazione veloce;
La concessione del diritto di superficie (perché nessuno ha informato l'Assessore Sabella delle innumerevoli riunioni e delle proposte anche approvate dal Consiglio Comunale su questo tema?) potrebbe essere un'ottima soluzione, se il diritto di superficie fosse concesso solo sulle costruzioni e non sul verde che è e deve rimanere pubblico. Sarebbe un meccanismo abbastanza semplice. Basterebbe riconoscere in conto diritto di superficie gli investimenti dei concessionari, che poi potrebbero ipotecare gli immobili costruiti a fronte di un mutuo a 30 anni.
Questa potrebbe essere una soluzione ma ce ne sono altre, ma noi non siamo virtuosi anzi siamo imprenditori ladroni?!
Purtroppo il tempo perso, senza mai cercare realmente una soluzione, ha portato alla situazione odierna. Perché non si è affrontato prima il problema con spirito costruttivo? Troppi gli interessi in campo, troppe le manchevolezze, troppi gli atti "oscuri" Il Comune rappresentato per un lungo periodo da chi aveva piegato ai propri interessi l'amministrazione della cosa pubblica, tanti dirigenti con scarso senso di responsabilità (tanto non saranno poi loro a dover pagare!), un sistema bancario che ha saputo sfruttare benissimo la situazione...
Tutto questo avrebbe massacrato chiunque.
Noi, nonostante tutto, forti delle nostre ragioni e della nostra onestà, abbiamo lottato e continueremo a lottare. Il Comune avrebbe dovuto sostenerci e tutelarci. Questo non è accaduto, purtroppo, ma spero ancora in un momento di politica alta, che possa finalmente trovare una soluzione rispettosa degli interessi di tutti.
Se così non fosse chiedo solo una cosa: non fatemi ricorrere alla giustizia per vedere riconosciuto il mio investimento, frutto di vite di lavoro della mia famiglia! Sentirsi dire, e purtroppo è accaduto spesso, da dirigenti comunali che ho ragione, ma che -per vedere riconosciuti i miei diritti- l'unica strada possibile è quella giudiziaria è offensivo dell'intelligenza umana! Se è finito il rapporto fiduciario dell'amministrazione nei miei confronti penso che l'unica soluzione onesta, per non perdere l'anima del Parco, possa essere quella della risoluzione del contratto attraverso una transazione, che tenga conto dei diritti delle due parti in una dimensione di partecipazione concreta ed attiva nella gestione futura del Parco dei cittadini, che stanno dimostrando di avere a cuore le sorti del sogno.
Sindaco Marino, lei che si sta battendo per la legalità, lei, che più di una volta è venuto a constatare la realtà virtuosa del Parco, ha i poteri e la possibilità di affrontare in maniera seria, onesta e rispettosa della legalità la "QUESTIONE PARCO DELLA MADONNETTA".
Ricordi che, come diceva un grande e illuminato come César Manrique "Tutto si può correggere. Dipende dall'entusiasmo, dall'avere una verità nelle mani e una decisione coraggiosa e onesta. L'unico inconveniente, come tutti sanno, è questione di mercato"...
E nel nostro caso non si parla di cose da mercificare ma di benessere da barattare...


Roma, 10 agosto 2015
ANDREA CIABOCCO