Credevo nella politica. Credevo nella politica. Credevo nella politica.
Lo ripeto tre volte, perché non ci credo. L'ho detto ad alta voce e per la prima volta l'ho detto usando l'imperfetto, e non il solito presente.
Lo ripeto ancora, perché non trovo più il senso di tanta voglia di fare, di tanto entusiasmo, di tante campagne, di tanti valori che credevo utili ad uno scopo (non che non li abbia più, ma penso sempre più frequentemente che la politica -intesa in senso moderno- non sia il canale giusto). Dicevo, il senso di tanto Amore, per una cosa fredda rigida, manovrata con semplicità, senza una mano sul cuore.
Sono di Sinistra, non lo nego né mai lo negherò. Ma la Sinistra non può essere cieca, non deve essere cieca. La sinistra, sapete, quella vicina alle esigenze della gente, quella della (quasi, per lo meno) questione morale? Presente? Per avercela presente dovreste tornare indietro di decenni o andare avanti di ventenni.
La politica, non può permettersi di non pensare, di fare di tutta l'erba un fascio, di non ragionare, di fare le decisioni semplici e non quelle giuste. Non deve permettersi di non Fare con e per Amore del popolo di cui fa parte.
Si lo so, sono un inguaribile patriottico romantico, e, cazzo se ne vado fiero.
È questo quello per cui ho Dato e Fatto spassionatamente in questi anni?
Forse no. Forse non su tutto quello che ho dato e fatto. Ma il sospetto si trasforma sempre più in certezza. E pensando di essere Apollo, scopro di esser stato Dafne.
Quasi quasi mi sento sporco, complice.
Con questo non rinnego le tante cose utili e belle, e le tante persone che stimo ed a cui voglio bene.
Con questo rivendico che, per con la vedo io, la politica che voglio fare non concerne sostenere un governo di Roma che non rispetti i miei valori, e i tanti sentimenti della gente. Roma devi Amarla e viverla.
Dedico questa mia Impressione urgente d'Agosto al mio Amico, coraggioso e romantico, Andrea Ciabocco ed a tutto il ("VERO" cit.) Punto Verde Qualità del Parco della Madonnetta.
Lo ripeto tre volte, perché non ci credo. L'ho detto ad alta voce e per la prima volta l'ho detto usando l'imperfetto, e non il solito presente.
Lo ripeto ancora, perché non trovo più il senso di tanta voglia di fare, di tanto entusiasmo, di tante campagne, di tanti valori che credevo utili ad uno scopo (non che non li abbia più, ma penso sempre più frequentemente che la politica -intesa in senso moderno- non sia il canale giusto). Dicevo, il senso di tanto Amore, per una cosa fredda rigida, manovrata con semplicità, senza una mano sul cuore.
Sono di Sinistra, non lo nego né mai lo negherò. Ma la Sinistra non può essere cieca, non deve essere cieca. La sinistra, sapete, quella vicina alle esigenze della gente, quella della (quasi, per lo meno) questione morale? Presente? Per avercela presente dovreste tornare indietro di decenni o andare avanti di ventenni.
La politica, non può permettersi di non pensare, di fare di tutta l'erba un fascio, di non ragionare, di fare le decisioni semplici e non quelle giuste. Non deve permettersi di non Fare con e per Amore del popolo di cui fa parte.
Si lo so, sono un inguaribile patriottico romantico, e, cazzo se ne vado fiero.
È questo quello per cui ho Dato e Fatto spassionatamente in questi anni?
Forse no. Forse non su tutto quello che ho dato e fatto. Ma il sospetto si trasforma sempre più in certezza. E pensando di essere Apollo, scopro di esser stato Dafne.
Quasi quasi mi sento sporco, complice.
Con questo non rinnego le tante cose utili e belle, e le tante persone che stimo ed a cui voglio bene.
Con questo rivendico che, per con la vedo io, la politica che voglio fare non concerne sostenere un governo di Roma che non rispetti i miei valori, e i tanti sentimenti della gente. Roma devi Amarla e viverla.
Dedico questa mia Impressione urgente d'Agosto al mio Amico, coraggioso e romantico, Andrea Ciabocco ed a tutto il ("VERO" cit.) Punto Verde Qualità del Parco della Madonnetta.
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