Sta diventando un movimento culturale.
Incredibili in questi giorni le emozioni che la maratona dei
due giorni di festa (12 e 13) ha scatenato presso il Parco della Madonnetta.
Tra i partecipanti c’erano sicuramente gli habituè del parco, ma anche tante
persone che da tutta Roma si sono spostate per assistere ad una festa
autogestita in difesa di un parco, della legalità e di un’ingiustizia. Vorrei
sottolineare che nel gruppettino degli organizzatori, che sono partiti come “4
amici al bar”, ci sono persone di tutte le età, vite distinte e professioni
diverse, colori politici diversi, ma tutti con una profonda coscienza civica e
sociale. Questo le unisce!
In nome della difesa della gestione di un prezioso parco, stimati professionisti e lavoratori si sono prestati a fare volantinaggio, scrivere testi, guidare trattori, montare palchi, microfoni, suonare, leggere, recitare, ma anche raccogliere firme e testimonianze… ed infine “sparecchiare” la festa! Nessuno ha avuto la spocchia di dire “lei non sa chi sono io!”, nessuno ha pensato di ribadire ranghi sociali… perché nel Parco dell’Utopia accade la magia della proiezione di una società ideale! Il Parco della Madonnetta ruba il meglio che è in noi e lo mette a disposizione di tutti. La bellezza richiama bellezza e il senso di giustizia tesse l’azione. Ma il miracolo continua: si aggiungono persone. Martedì, all’appello di solidarietà per lo sfregio al Parco da parte della burocrate amministrazione, sono apparse persone che entravano e si sedevano ad ascoltare e si sono messe a disposizione. Commovente! Il richiamo del Parco è stato forte. Da pochi giorni, vedere presidiare il parco da cittadini che si incontrano, prendono un caffè, si conoscono e collaborano per la causa è meraviglioso! Il Parco è una agorà. Associazioni diverse, sconosciute, dall’altro capo della città si sono messe a disposizione per supportare l’azione di raccolta firme per la “delibera di iniziativa popolare”, ma anche di supporto al ricorso al TAR. Non ci sono colori politici per una causa giusta!
In nome della difesa della gestione di un prezioso parco, stimati professionisti e lavoratori si sono prestati a fare volantinaggio, scrivere testi, guidare trattori, montare palchi, microfoni, suonare, leggere, recitare, ma anche raccogliere firme e testimonianze… ed infine “sparecchiare” la festa! Nessuno ha avuto la spocchia di dire “lei non sa chi sono io!”, nessuno ha pensato di ribadire ranghi sociali… perché nel Parco dell’Utopia accade la magia della proiezione di una società ideale! Il Parco della Madonnetta ruba il meglio che è in noi e lo mette a disposizione di tutti. La bellezza richiama bellezza e il senso di giustizia tesse l’azione. Ma il miracolo continua: si aggiungono persone. Martedì, all’appello di solidarietà per lo sfregio al Parco da parte della burocrate amministrazione, sono apparse persone che entravano e si sedevano ad ascoltare e si sono messe a disposizione. Commovente! Il richiamo del Parco è stato forte. Da pochi giorni, vedere presidiare il parco da cittadini che si incontrano, prendono un caffè, si conoscono e collaborano per la causa è meraviglioso! Il Parco è una agorà. Associazioni diverse, sconosciute, dall’altro capo della città si sono messe a disposizione per supportare l’azione di raccolta firme per la “delibera di iniziativa popolare”, ma anche di supporto al ricorso al TAR. Non ci sono colori politici per una causa giusta!
Intendiamo fare festa tutti i
sabati, intendiamo contarci e conoscerci meglio. Per sabato stiamo organizzando
palchi estemporanei e il livello e la qualità cresce sempre di più, perché voi
siete l’anima e lo spirito del Parco.
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