giovedì 17 settembre 2015

Lettera aperta ai Concessionari P.V.Q.

Qual è la mia colpa?
· È una colpa aver rispettato il bando originale?
· È una colpa aver avuto il coraggio di denunciare pubblicamente il malaffare?

Cari amici, dopo aver condiviso con voi per anni gioie e dolori dell'esperienza Punti Verdi Qualità e dopo gli ultimi sviluppi che mi hanno costretto in questo periodo a dovermi difendere da solo (scelta fatta con dolore al di fuori dell’Associazione dei PVQ e ringrazio tutti coloro che ne hanno capito i motivi) vorrei, se mi consentite, fare una approfondita riflessione.


L'essere tacciato, dal Sindaco Marino, di essere un imprenditore "ladrone" offende la mia dignità e la mia onestà e, se le cose non si risolveranno nella mia battaglia personale con l'amministrazione comunale anche questo avrà un peso.

Non vi nascondo il mio disappunto sulle poche e flebili reazioni a questa, per quanto mi riguarda, ingiusta generalizzazione, e tra queste segnalo e ringrazio il mio amico e Presidente dell’Associazione PVQ di Roma Orlando Galimberti, che ha saputo nel suo comunicato molto puntuale, condividere e sostenere la mia causa. Forse sarà stato per il periodo di ferie, o per il totale silenzio dell'informazione escluso l'enorme risalto dato alla conferenza stampa del 1 agosto, sarà che ognuno, non me ne vogliate, spera che colpiti questi poi si troveranno le soluzioni adeguate, ma vi confesso che mi sono sentito molto solo.

Qual è la mia colpa?
· È una colpa aver rispettato il bando originale?
· È una colpa aver avuto il coraggio di denunciare pubblicamente il malaffare?
· È una colpa non aver potuto, per una scelta scellerata di chi governava i PVQ, usufruire della seconda e più vantaggiosa convenzione con le banche?
· È una colpa aver osteggiato sempre la follia della fidejussione della Sic essendo convinto che tanto marcio vi si annidava?
· È una colpa non aver chiesto nessun aumento di cubatura?
· È una colpa non aver pensato di sfruttare il Pvq con attività al limite del lecito?
· È una colpa aver denunciato pubblicamente la follia delle nuove costruzioni per i mondiali di nuoto del 2009?
· È una colpa aver fatto un ricorso al Tar che ha qualificato i PVQ come Concessione di Lavori Pubblici e che ci da il diritto soggettivo al riequilibrio del piano economico-finanziario ove ve ne fosse la necessità?
· È una colpa aver cercato in tutte le maniere soluzioni che se fossero andate bene per me sarebbero servite anche a tutti gli altri?
· È una colpa aver dato spazio al sociale tanto da essere preso ad esempio?

Io penso che, vista la mia esperienza, è arrivato il momento di agire tutti insieme per farci riconoscere i nostri diritti, e su questo punto faccio appello a voi tutti e al Presidente dell’Associazione dei PVQ per condividere insieme una forte iniziativa pubblica che ci veda tutti uniti nei confronti di questa Amministrazione Comunale che, tra l’altro, è notizia di queste ore ha cambiato per l’ennesima volta il responsabile dei PVQ rimuovendo il Dr Serra e, quindi, senza voler adesso giudicare il suo operato che ha avuto sicuramente luci e ombre, ci troveremo nuovamente un nuovo Dirigente che probabilmente dovrà capire, dovrà verificare, etc. (il film ormai lo conosciamo).

C'è una sola cosa che ci lega tutti in maniera indissolubile: l'applicazione corretta del Codice dei Lavori Pubblici.

Oggi mi trovo nella situazione di dover, se non verrà trovata una soluzione adeguata, fare causa per vedere riconosciuti i miei investimenti.

Se l'unico parametro di virtuosità rimarrà solo quello del puntuale pagamento delle rate di mutuo non voglio fare l'uccello del malaugurio ma prima o poi , quello che è accaduto a me accadrà a tutti. E quando accadrà se oggi si farà la giusta battaglia per il riconoscimento degli investimenti non sarete soli come me oggi.

La volontà dell'amministrazione oggi è quella di "mercificare" tutto e ottenere il massimo ritorno economico da qualsiasi cosa passando sopra l'interesse pubblico o meglio identificando l'interesse pubblico con il massimo rendimento economico.

E' sul riconoscimento degli investimenti dei concessionari che, e mi ripeto, vi chiedo di condividere la mia battaglia. Ogni Punto Verde è diverso dall'altro ma questo, e mi ripeto ancora una volta, è l'unico aspetto sul quale portare avanti una battaglia comune.

Spero in una vostra immediata mobilitazione al mio fianco ricordandovi quanto scetticismo era in voi quando feci il mio primo ricorso al Tar. Allora le cose andarono bene ma credo che sia stata sottovalutata la mia sentenza. Spero oggi non sia tardi per cercare di affermarla.

Sinceramente,




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