e P.C.
Prefetto dott. Domenico
Vulpiani
Procuratore dott. Giuseppe
Pignatone
segrparticolare.procura.roma@giustizia.it
Alla luce dei fatti ancora in
essere presso il Centro Sportivo del Parco della Madonnetta, nonostante la Sua
lettera ai vigili e al concessionario che lo definiva ancora custode e
guardiano del Parco, La informo –qualora non lo sapesse già- che nulla è
cambiato. La delegittimazione del concessionario A.Ciabocco, agli occhi delle
associazioni presenti nel Centro Sportivo ad opera dei suoi uffici, ha dato i
suoi “frutti” portando ad una situazione di incertezza, tale da sfociare in
un’azione violenta ed illegale. L’occupazione
da parte delle associazioni (anche di spazi non di loro pertinenza!), che
hanno rotto le catene per entrare dentro l’edificio chiuso per motivi di
sicurezza, è ancora in atto. I vigili NON sono intervenuti e le associazioni
stanno continuando ad esercitare le loro attività, presumo abusivamente, e con
danno sia al Bene che all’immagine di legalità e chiarezza.
Lei ha ricevuto le associazioni
presenti nel Centro Sportivo, che avevano esclusivo rapporto con il
concessionario e gestore A.Ciabocco. Lei, in qualche modo, li ha accreditati.
Immagino anche che –come era previsto per il bando originario dei PVQ- Lei
abbia fatto le dovute visure e i dovuti controlli sulle società sportive con le
quali si è relazionato.
Il Suo operato e quello del Suo
ufficio -sulla base di una semplice Memoria di Giunta, mai legittimata da un
passaggio in Consiglio Comunale- ha determinato una situazione di illegalità in
un luogo -il Parco della Madonnetta!- da sempre baluardo di legalità! Il Parco
della Madonnetta ed il suo gestore Andrea Ciabocco, sono stati da sempre terra
consacrata e di confine per l’illegalità fiorente nel X Municipio,
commissariato per mafia. Anche i cittadini, che in soli 14 giorni hanno firmato
per la Delibera di Iniziativa Popolare, sono la testimonianza di una volontà di
contrapporre al malaffare una realtà virtuosa, che Lei con il Suo operato ha
banalizzato ad un problema esclusivamente finanziario. “Scateniamo il Paradiso”
è stato ed è, di fatto, un movimento culturale che sottolinea la volontà di
legalità e di presidio di una realtà attenta al sociale, in un contesto
malavitoso dove a vario titolo e a vari livelli è presente il malaffare di
mafia capitale.
Dott. Serra, l’operato Suo e del
Suo ufficio ha prodotto come risposta esattamente il contrario. Ritengo che la
situazione attuale non vada a vantaggio della comunità e dei cittadini, ma stia
favorendo altro. Lei non sta perseguendo l’interesse pubblico. Lei è tenuto a
dare conto alla cittadinanza del Suo operato. Lei è tenuto a dare spiegazioni
scritte di quanto accaduto. Lei è tenuto a rispettare il Suo mandato di tutela
dell’interesse dei cittadini, della legalità ed anche della correttezza e
trasparenza. Oltre 10.000 cittadini lo hanno chiesto firmando una proposta di
Delibera che tutelava la realtà del Parco e l’operato di oltre 10 anni del creatore
e gestore Andrea Ciabocco.
Ai cittadini (oltre 10.000!)
preme sapere, come intende interrompere l’occupazione delle associazioni, che
Le ricordo HANNO ROTTO LE CATENE E SONO ENTRATE, e quali provvedimenti ha preso
in tal proposito.
La situazione ha inferto un duro
colpo al Parco e sta condizionando pesantemente sia la sopravvivenza del Parco
sia le decisioni future a proposito dei contenuti della Proposta di Delibera.
Può inoltrare la Sua risposta
anche agli indirizzi allegati, sempre per garantire la trasparenza.
Distinti Saluti
arch. Silvia Maria Guarnieri
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.