Giovedì 8 settembre, presso il Dipartimento Ambiente c’è stata la Commissione Congiunta Sport, Ambiente, Urbanistica, presenti più della metà dei consiglieri dell’Assemblea Capitolina e più di 70 cittadini, per la presentazione, da parte del Comitato SalviamoilParcodellaMadonnetta, della Delibera di Iniziativa Popolare per salvare il Parco ed il suo concessionario illuminato, che ha creato, cofinanziato e gestito in modo esemplare un Bene Pubblico fornendo un Servizio Pubblico di eccellenza. Un raro esempio di virtù italiana, che ha visto battaglie sociali, di legalità ma anche battaglie contro la calunnia e la menzogna. Dopo una presentazione di Paolo Ferrara (capogruppo M5S), sono intervenuti Daniele Diaco (pres. Comm. Ambiente), Angelo Diario (pres. Comm. Sport), Davide Bordoni, Donatella Iorio (pres. Comm. Urbanistica), Ignazio Cozzoli, Pietro Calabrese, Valeria Baglio, Andrea de Priamo, Antongiulio Pelonzi, Pietro Calabrese, Carola Penna, Orlando Corsetti, Stefano Fassina.
CONSIDERAZIONI
Gli interventi della maggior parte dei politici sono stati propositivi nell’affrontare la Delibera di Iniziativa Popolare. La relazione degli uffici ha lasciato invece perplessi cittadini e politici presenti.
Mafia Capitale non è solo l’azione criminale in sé, evidenza di reato, ma anche e soprattutto la mentalità avvelenata che corrompe l’etica e la morale delle nostre istituzioni. Assistere alla dichiarazione mendace di dipendenti pubblici di fronte ad un centinaio tra cittadini, onorevoli, giornalisti e sportivi… è stata la cartina tornasole di un problema radicato che sarà difficile da “sradicare” appunto.
Gli interessi speculativi sul Parco sono stati candidamente dichiarati di fronte ad un centinaio di presenti. Il destino del Parco sarà la colata di cemento. Il candore della dichiarazione da parte dei due dipendenti pubblici, l’ing. Rocchi e l’avv. D’Onofrio, è stato udito dai presenti, peraltro anche registrato. A condimento del rapporto, poco professionale che denuncia anche il livello molto basso delle qualità degli uffici nella gestione di Beni Pubblici, calunnie e bugie evidenti. Abbiamo udito che il Parco della Madonnetta non ha destinazione d’uso per la realizzazione di impianti sportivi, che non vi sono collaudi, che non è accatastato nulla… che il Parco (non tutto l’intorno!) è zona sismica…!!! In pratica è tutto abusivo, non ci sono mai stati permessi! Peccato che siano stati gli uffici del Comune ad autorizzare le costruzioni ed il restauro delle preesistenze e che tutto abbia passato il vaglio della Commissione Provinciale Impianti del CONI e che l’inizio attività sia stato autorizzato dal Comune!!! Peccato anche che sono 15 anni che è operativo!!! Peccato che siano venute più di dieci Commissioni di Vigilanza per controllare la congruità dei lavori!!! E’ ovvio che le delibere fondanti i PVQ prevedevano la realizzazione di quanto costruito. Per quanto riguarda il collaudo è stato richiesto più volte dal concessionario dal 2008, ma poiché era a spese del Comune, non si faceva. L’accatastamento essendo conseguenza del collaudo arriva dopo il collaudo. Infine, il Parco e le sue strutture sono da anni fruite dalla cittadinanza che è in grado di valutare la consistenza dei soldi spesi bene dal concessionario e che oggi hanno quadruplicato il valore del Bene: un collaudo effettivo della buona riuscita dell’investimento!
I due impiegati in rappresentanza dell’ufficio PVQ, hanno infine dichiarato che, dopo un “parere” dell’ANAC, le delibere fondanti i PVQ son nulle, quindi gli uffici decidono per tutto, smantellano tutto e realizzano con parametri del NPRG una colata di cemento sul Parco! I cittadini presenti ,che non sono degli sprovveduti, ma sono documentati, hanno studiato e si sono informati, hanno avuto prontezza di rispondere a qualsiasi calunnia, di controbattere con la sicurezza della verità e dei documenti in loro possesso.
Per inquadrare la vicenda: da quando si è deciso di revocare il Concessionario Andrea Ciabocco che -vedendosi riconosciute le ragioni per il Riequilibrio del Piano economico Finanziario dal TAR del Lazio (n. 3817/2014), - non pagava più le rate di mutuo, è scattata la trappola per il concessionario. Dopo un investimento del concessionario A.C. di circa 6milioni tra investimento, interessi mutuo… oltre la sparizione di euro 450.000 di fondo garanzia e solidarietà (che pare gli uffici abbiano elargito ad altri concessionari) per poche rate di mutuo, come una slotmachine si perde tutto!!! Il Comune è subentrato nei contratti che gli affittuari di alcune attività avevano stipulato con Ciabocco. Sempre il Comune, incurante di regolarizzare contratti ed utenze, ha stabilito che l’IBAN a cui corrispondere gli affitti fosse cambiato: non più Ciabocco, ma il Comune! Se poi le utenze continuava a pagarle Ciabocco in quanto titolare… pazienza! Della manutenzione del verde e del servizio pubblico ai cittadini –l’unico vero utile del Comune!- chissenefrega! Una serie di vicende assurde, degne della sceneggiatura di un thriller, hanno portato ad azioni di “spoglio” del concessionario, all’allontanamento di attività storiche del parco, alla devastazione e danni di milioni al Parco e ai suoi impianti, nonché all’immagine di un concessionario esemplare. Il Comune, per estorcere il Parco e passarlo di mano ad altri, per garantire la colata di cemento prevista dal NPRG, ha adottato qualsiasi mezzo, compreso la calunnia di fronte ad un pubblico!
Il risultato è stato patetico per gli uffici, ma disarmante per la realtà evidente dell’incapacità e dell’irresponsabilità di chi opera in nostra vece. Chi sopraggiunge all’interesse della collettività, può con un colpo di mano, interpretare un parere dell’Anac a proprio vantaggio poiché non ha cultura per comprendere il concetto di “interesse pubblico” conseguente ad un Servizio Pubblico, concetto che vincolava la valutazione del Bene Pubblico, e può elargirlo con metodi poco chiari a favore di nuovi banditori. Queste azioni non sono solo frettolose nei metodi, rozze nell’interpretazione, oscure nella pratica e gestione… ma sono CONTRO IL BENE E L’INTERESSE PUBBLICO! Ancor più grave e oggetto di premeditazione, sono le azioni di calunnia e demonizzazione del concessionario, al fine di creare consenso all’azione illegale, illegittima ed ingiusta!
Ultimo reato è la personalizzazione persecutoria verso Andrea Ciabocco e il Parco della Madonnetta. Tra i concessionari revocati, A.Ciabocco è stato spogliato di ogni entrata e risorsa da più di un anno, mentre gli altri revocati –alcuni non hanno mai pagato il mutuo!!!- continuano ad incassare allegramente, nascosti dietro a contratti di comodo! …e, nonostante tutto, Andrea Ciabocco continua a fornire un Servizio Pubblico che a Roma non ha eguali.
Il vero scoglio per la politica sarà fermare la cialtroneria degli uffici!
Circa cento persone hanno assistito alla candida, quanto imbarazzante, confessione di un misfatto ai danni di un Bene e dell’interesse dei cittadini. Pubblicamente è stata resa falsa testimonianza riportando notizie false sull’entità dello stato urbanistico. Di fronte a circa cento testimoni è stata palese l’inadeguatezza degli uffici. Di fronte ai migliaia di fruitori del Parco è evidente il danno ai Beni patrimoniali del Parco (milioni di danni!) che gli uffici irresponsabili hanno creato. I cittadini assistono ogni giorno ai rischi evidenti per il Servizio Pubblico. L’elenco dei reati è oggetto di esposto da parte del concessionario alla Corte dei Conti. L’ingiustizia sociale sta per essere denunciata alla Corte di Strasburgo da parte dei cittadini.
Vorremmo che la politica affiancasse –per la prima volta!- questa opera di verità e giustizia, per affiancare i cittadini, il concessionario e la credibilità che uno Stato deve avere agli occhi dei suoi contribuenti ed elettori!
La calendarizzazione della Delibera di Iniziativa Popolare è un primo passo di ripristino di giustizia e credibilità delle Istituzioni. Il tempestivo controllo delle attività aggressive da parte degli uffici è un obbligo di trasparenza nei confronti dei cittadini. Un doveroso riscatto dell’immagine dello Stato sarebbe un orgoglio di condotta politica!
CONSIDERAZIONI
Gli interventi della maggior parte dei politici sono stati propositivi nell’affrontare la Delibera di Iniziativa Popolare. La relazione degli uffici ha lasciato invece perplessi cittadini e politici presenti.
Mafia Capitale non è solo l’azione criminale in sé, evidenza di reato, ma anche e soprattutto la mentalità avvelenata che corrompe l’etica e la morale delle nostre istituzioni. Assistere alla dichiarazione mendace di dipendenti pubblici di fronte ad un centinaio tra cittadini, onorevoli, giornalisti e sportivi… è stata la cartina tornasole di un problema radicato che sarà difficile da “sradicare” appunto.
Gli interessi speculativi sul Parco sono stati candidamente dichiarati di fronte ad un centinaio di presenti. Il destino del Parco sarà la colata di cemento. Il candore della dichiarazione da parte dei due dipendenti pubblici, l’ing. Rocchi e l’avv. D’Onofrio, è stato udito dai presenti, peraltro anche registrato. A condimento del rapporto, poco professionale che denuncia anche il livello molto basso delle qualità degli uffici nella gestione di Beni Pubblici, calunnie e bugie evidenti. Abbiamo udito che il Parco della Madonnetta non ha destinazione d’uso per la realizzazione di impianti sportivi, che non vi sono collaudi, che non è accatastato nulla… che il Parco (non tutto l’intorno!) è zona sismica…!!! In pratica è tutto abusivo, non ci sono mai stati permessi! Peccato che siano stati gli uffici del Comune ad autorizzare le costruzioni ed il restauro delle preesistenze e che tutto abbia passato il vaglio della Commissione Provinciale Impianti del CONI e che l’inizio attività sia stato autorizzato dal Comune!!! Peccato anche che sono 15 anni che è operativo!!! Peccato che siano venute più di dieci Commissioni di Vigilanza per controllare la congruità dei lavori!!! E’ ovvio che le delibere fondanti i PVQ prevedevano la realizzazione di quanto costruito. Per quanto riguarda il collaudo è stato richiesto più volte dal concessionario dal 2008, ma poiché era a spese del Comune, non si faceva. L’accatastamento essendo conseguenza del collaudo arriva dopo il collaudo. Infine, il Parco e le sue strutture sono da anni fruite dalla cittadinanza che è in grado di valutare la consistenza dei soldi spesi bene dal concessionario e che oggi hanno quadruplicato il valore del Bene: un collaudo effettivo della buona riuscita dell’investimento!
I due impiegati in rappresentanza dell’ufficio PVQ, hanno infine dichiarato che, dopo un “parere” dell’ANAC, le delibere fondanti i PVQ son nulle, quindi gli uffici decidono per tutto, smantellano tutto e realizzano con parametri del NPRG una colata di cemento sul Parco! I cittadini presenti ,che non sono degli sprovveduti, ma sono documentati, hanno studiato e si sono informati, hanno avuto prontezza di rispondere a qualsiasi calunnia, di controbattere con la sicurezza della verità e dei documenti in loro possesso.
Per inquadrare la vicenda: da quando si è deciso di revocare il Concessionario Andrea Ciabocco che -vedendosi riconosciute le ragioni per il Riequilibrio del Piano economico Finanziario dal TAR del Lazio (n. 3817/2014), - non pagava più le rate di mutuo, è scattata la trappola per il concessionario. Dopo un investimento del concessionario A.C. di circa 6milioni tra investimento, interessi mutuo… oltre la sparizione di euro 450.000 di fondo garanzia e solidarietà (che pare gli uffici abbiano elargito ad altri concessionari) per poche rate di mutuo, come una slotmachine si perde tutto!!! Il Comune è subentrato nei contratti che gli affittuari di alcune attività avevano stipulato con Ciabocco. Sempre il Comune, incurante di regolarizzare contratti ed utenze, ha stabilito che l’IBAN a cui corrispondere gli affitti fosse cambiato: non più Ciabocco, ma il Comune! Se poi le utenze continuava a pagarle Ciabocco in quanto titolare… pazienza! Della manutenzione del verde e del servizio pubblico ai cittadini –l’unico vero utile del Comune!- chissenefrega! Una serie di vicende assurde, degne della sceneggiatura di un thriller, hanno portato ad azioni di “spoglio” del concessionario, all’allontanamento di attività storiche del parco, alla devastazione e danni di milioni al Parco e ai suoi impianti, nonché all’immagine di un concessionario esemplare. Il Comune, per estorcere il Parco e passarlo di mano ad altri, per garantire la colata di cemento prevista dal NPRG, ha adottato qualsiasi mezzo, compreso la calunnia di fronte ad un pubblico!
Il risultato è stato patetico per gli uffici, ma disarmante per la realtà evidente dell’incapacità e dell’irresponsabilità di chi opera in nostra vece. Chi sopraggiunge all’interesse della collettività, può con un colpo di mano, interpretare un parere dell’Anac a proprio vantaggio poiché non ha cultura per comprendere il concetto di “interesse pubblico” conseguente ad un Servizio Pubblico, concetto che vincolava la valutazione del Bene Pubblico, e può elargirlo con metodi poco chiari a favore di nuovi banditori. Queste azioni non sono solo frettolose nei metodi, rozze nell’interpretazione, oscure nella pratica e gestione… ma sono CONTRO IL BENE E L’INTERESSE PUBBLICO! Ancor più grave e oggetto di premeditazione, sono le azioni di calunnia e demonizzazione del concessionario, al fine di creare consenso all’azione illegale, illegittima ed ingiusta!
Ultimo reato è la personalizzazione persecutoria verso Andrea Ciabocco e il Parco della Madonnetta. Tra i concessionari revocati, A.Ciabocco è stato spogliato di ogni entrata e risorsa da più di un anno, mentre gli altri revocati –alcuni non hanno mai pagato il mutuo!!!- continuano ad incassare allegramente, nascosti dietro a contratti di comodo! …e, nonostante tutto, Andrea Ciabocco continua a fornire un Servizio Pubblico che a Roma non ha eguali.
Il vero scoglio per la politica sarà fermare la cialtroneria degli uffici!
Circa cento persone hanno assistito alla candida, quanto imbarazzante, confessione di un misfatto ai danni di un Bene e dell’interesse dei cittadini. Pubblicamente è stata resa falsa testimonianza riportando notizie false sull’entità dello stato urbanistico. Di fronte a circa cento testimoni è stata palese l’inadeguatezza degli uffici. Di fronte ai migliaia di fruitori del Parco è evidente il danno ai Beni patrimoniali del Parco (milioni di danni!) che gli uffici irresponsabili hanno creato. I cittadini assistono ogni giorno ai rischi evidenti per il Servizio Pubblico. L’elenco dei reati è oggetto di esposto da parte del concessionario alla Corte dei Conti. L’ingiustizia sociale sta per essere denunciata alla Corte di Strasburgo da parte dei cittadini.
Vorremmo che la politica affiancasse –per la prima volta!- questa opera di verità e giustizia, per affiancare i cittadini, il concessionario e la credibilità che uno Stato deve avere agli occhi dei suoi contribuenti ed elettori!
La calendarizzazione della Delibera di Iniziativa Popolare è un primo passo di ripristino di giustizia e credibilità delle Istituzioni. Il tempestivo controllo delle attività aggressive da parte degli uffici è un obbligo di trasparenza nei confronti dei cittadini. Un doveroso riscatto dell’immagine dello Stato sarebbe un orgoglio di condotta politica!
Diego della Vega
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