PUNTI VERDE QUALITA': E' ORA DI ELIMINARE LA GRAMIGNA CHE INFESTA IL TERRENO DELL'ONESTA' E DELLA TRASPARENZA
Il M5S Roma, che da anni segue la vicenda dei PVQ, ha oggi portato alla Commissione Ambiente e Bilancio, nonché all'Assessore Sabella e al dottor Serra, un'analisi con un primo confronto tra le aree sulla base della reale superficie verde, dei mutui, della tipologia di convenzione e di molte altre variabili.
"Gravissime sono le responsabilità dei dirigenti che hanno firmato atti illegittimi ma soprattutto dei politici che, dal 1995 ad oggi, con la piena convergenza dei partiti di centro destra e centro sinistra, hanno portato questo progetto al disastro. In Commissione, oggi, molti consiglieri si sono mostrati sorpresi e scandalizzati ma in passato gli stessi approvavano le delibere in questione. Di certo presenteremo un ulteriore e circostanziato esposto alle autorità competente."
"Agli scandalosi casi dei punti senza verde, o con dentro le slot machines (ricordiamo le numerose interrogazioni dal consigliere Stefàno sulla questione), o con enormi abusi edilizi, si aggiunge la beffa del comune di Roma che, in qualità di garante, ora deve pagare decine di milioni di euro alla Banca di Credito Cooperativo"
Così è intervenuto oggi Daniele Frongia in commissione congiunta. Ma per avere un quadro esaustivo della vicenda PVQ occorre fare un passo indietro.
Venerdì 8 maggio 2015 la Commissione Razionalizzazione della spesa si è riunita presso un punto verde qualità del X Municipio per iniziare a fare chiarezza e spiegare ai cittadini cosa accade su questa vicenda che da qualche anno è finita sotto la lente di ingrandimento della Magistratura. Nati come progetti di riqualificazione del verde pubblico soprattutto nei quartieri periferici, ben presto i PVQ si sono trasformati in un grande terreno incolto dove ognuno si è iniziato a coltivare il proprio orticello. Da esponenti della criminalità organizzata, a dirigenti e funzionari corrotti del Comune passando per imprenditori senza scrupoli. Il sistema criminoso "germogliato" nei PVQ si basava su false attestazioni per lavori di riqualificazione mai eseguiti a cui corrispondevano fatture false. Le banche hanno erogato i finanziamenti ai concessionari per opere mai realizzate, e tutti gli importi che servivano a finanziare il progetto sono stati garantiti per il 95 % dalle casse capitoline, ovvero dai cittadini onesti di Roma Capitale. E così accanto a degli eco mostri edilizi iniziati e mai portati a termine che hanno fagocitato milioni di euro, ci sono strutture che versano nel degrado più assoluto perché nel frattempo è stata revocata la concessione. Sono poche, invece, le strutture portate a termine e funzionanti. Da un lato il danno per un buco di bilancio del comune stimabile in almeno 128 milioni di euro a fronte del mancato risarcimento delle fidejussioni rilasciate dal comune, dall'altro la beffa, poiché sono state sottratte alla fruibilità dei cittadini intere aree che andavano invece riqualificate. Il Movimento 5 Stelle è per la chiarezza ed è dalla parte degli imprenditori onesti legati a questa storia In questa enorme sterpaglia che ha ingoiato come sabbie mobili i soldi dei cittadini, infatti, non si può fare di tutta un'erba un fascio. I cittadini reclamano "Trasparenza" sulla questione. Ma a reclamarla sono anche gli imprenditori onesti. Il presidente della Commissione Daniele Frongia e il consigliere Enrico Stefàno hanno mosso un passo importante verso questo obiettivo e ne seguiranno altri in questa direzione. Oggi, inoltre, si è riunita una Commissione congiunta Ambiente e Bilancio sul tema dei PVQ nella quale il consigliere Frongia - sottolineando la necessità di distinguere i concessionari virtuosi da quanti non lo sono - ha ribadito anche alla presenza dell'Assessore Sabella che i dirigenti che hanno avallato questo disastro con atti amministrativi illegittimi devono pagare per i danni cagionati. Chiamati a rifondere i danni saranno anche i politici che hanno permesso questa enorme truffa a danno dei cittadini. Responsabilità amministrativa supportata da evidenti responsabilità di chi - in Giunta o in Assemblea - ha fatto finta di non vedere . Nel corso della seduta odierna il Consigliere Frongia ha distribuito i dati elaborati dalla Commissione Razionalizzazione della Spesa sullo stato dell'arte e i possibili interventi.
"Gravissime sono le responsabilità dei dirigenti che hanno firmato atti illegittimi ma soprattutto dei politici che, dal 1995 ad oggi, con la piena convergenza dei partiti di centro destra e centro sinistra, hanno portato questo progetto al disastro. In Commissione, oggi, molti consiglieri si sono mostrati sorpresi e scandalizzati ma in passato gli stessi approvavano le delibere in questione. Di certo presenteremo un ulteriore e circostanziato esposto alle autorità competente."
"Agli scandalosi casi dei punti senza verde, o con dentro le slot machines (ricordiamo le numerose interrogazioni dal consigliere Stefàno sulla questione), o con enormi abusi edilizi, si aggiunge la beffa del comune di Roma che, in qualità di garante, ora deve pagare decine di milioni di euro alla Banca di Credito Cooperativo"
Così è intervenuto oggi Daniele Frongia in commissione congiunta. Ma per avere un quadro esaustivo della vicenda PVQ occorre fare un passo indietro.
Venerdì 8 maggio 2015 la Commissione Razionalizzazione della spesa si è riunita presso un punto verde qualità del X Municipio per iniziare a fare chiarezza e spiegare ai cittadini cosa accade su questa vicenda che da qualche anno è finita sotto la lente di ingrandimento della Magistratura. Nati come progetti di riqualificazione del verde pubblico soprattutto nei quartieri periferici, ben presto i PVQ si sono trasformati in un grande terreno incolto dove ognuno si è iniziato a coltivare il proprio orticello. Da esponenti della criminalità organizzata, a dirigenti e funzionari corrotti del Comune passando per imprenditori senza scrupoli. Il sistema criminoso "germogliato" nei PVQ si basava su false attestazioni per lavori di riqualificazione mai eseguiti a cui corrispondevano fatture false. Le banche hanno erogato i finanziamenti ai concessionari per opere mai realizzate, e tutti gli importi che servivano a finanziare il progetto sono stati garantiti per il 95 % dalle casse capitoline, ovvero dai cittadini onesti di Roma Capitale. E così accanto a degli eco mostri edilizi iniziati e mai portati a termine che hanno fagocitato milioni di euro, ci sono strutture che versano nel degrado più assoluto perché nel frattempo è stata revocata la concessione. Sono poche, invece, le strutture portate a termine e funzionanti. Da un lato il danno per un buco di bilancio del comune stimabile in almeno 128 milioni di euro a fronte del mancato risarcimento delle fidejussioni rilasciate dal comune, dall'altro la beffa, poiché sono state sottratte alla fruibilità dei cittadini intere aree che andavano invece riqualificate. Il Movimento 5 Stelle è per la chiarezza ed è dalla parte degli imprenditori onesti legati a questa storia In questa enorme sterpaglia che ha ingoiato come sabbie mobili i soldi dei cittadini, infatti, non si può fare di tutta un'erba un fascio. I cittadini reclamano "Trasparenza" sulla questione. Ma a reclamarla sono anche gli imprenditori onesti. Il presidente della Commissione Daniele Frongia e il consigliere Enrico Stefàno hanno mosso un passo importante verso questo obiettivo e ne seguiranno altri in questa direzione. Oggi, inoltre, si è riunita una Commissione congiunta Ambiente e Bilancio sul tema dei PVQ nella quale il consigliere Frongia - sottolineando la necessità di distinguere i concessionari virtuosi da quanti non lo sono - ha ribadito anche alla presenza dell'Assessore Sabella che i dirigenti che hanno avallato questo disastro con atti amministrativi illegittimi devono pagare per i danni cagionati. Chiamati a rifondere i danni saranno anche i politici che hanno permesso questa enorme truffa a danno dei cittadini. Responsabilità amministrativa supportata da evidenti responsabilità di chi - in Giunta o in Assemblea - ha fatto finta di non vedere . Nel corso della seduta odierna il Consigliere Frongia ha distribuito i dati elaborati dalla Commissione Razionalizzazione della Spesa sullo stato dell'arte e i possibili interventi.
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