Punti verde qualità, arriva la black list
Oggi Sabella riferisce in commissione, a giorni la «sentenza» dell’Anticorruzione
Duecentosessanta milioni di euro di mutui non pagati, su 360 milioni. Dopo oltre 10 anni di scandali, inchieste della magistratura e arresti di funzionari pubblici, per la prima volta Il Tempo propone la lista dettagliata dei 25 Punti Verdi Qualità che dalla fine degli anni ’90 ad oggi si sono visti prestare dalle banche centinaia di milioni di euro per realizzare le loro strutture, restituendo però solo una piccola parte delle cifre ricevute. Un collasso generale che è finito per gravare sulle casse del Comune di Roma: per l’erogazione dei mutui, infatti, il Campidoglio ha garantito fideiussioni pari al 95% degli importi. I motivi più disparati (arresti, denunce, fallimenti) hanno portato quasi tutti i concessionari a sospendere i pagamenti, nonostante ben 14 di queste 25 strutture siano tuttora attive e funzionanti. Così oggi Roma Capitale, oltre alle note difficoltà economiche, si trova a dover fronteggiare debiti fuori bilancio che farebbero rischiare il default a qualsiasi ente locale.
BLACK LIST E WHITE LIST
La situazione è talmente delicata che oggi il Dipartimento di scopo, diretto da Giovanni Serra, è finito sotto la responsabilità politica dell’assessore alla Legalità, Alfonso Sabella. Al netto degli scandali, però, il magistrato chiamato da Ignazio Marino si trova una patata bollente da risolvere. Qualcuno, infatti, i 260 milioni di euro che restano dovrà pur pagarli. Proprio questa mattina Sabella presenzierà a una Commissione capitolina congiunta Bilancio e Ambiente che si preannuncia infuocata. A quanto si apprende, gli imprenditori dei Pvq sarebbero stati divisi fra "cattivi" e "buoni": i primi sono quelli che, al netto delle inchieste, hanno compiuto abusi, non rispettato i progetti, mandato in bancarotta le società assegnatarie o realizzato attività commerciali non previste (come le sale slot); i secondi sono coloro che, semplicemente, non riescono a rientrare dei debiti per colpa della crisi. In più ci sono altri 41 imprenditori i cui progetti sono ancora fermi al palo. Molti di loro oggi alle 10.30 saranno a Largo Loria. Qui Sabella potrebbe annunciare l’accordo di massima trovato con le banche di ridiscutere i mutui abbattendo i tassi d’interesse (diversi risalgono alla metà degli anni 2000) e dilazionare i tempi per il rimborso. Soluzione a cui sarebbero ammessi solo i Pvq inseriti nella "white list".
STORIA E INCHIESTE
Quella dei Punti Verdi Qualità è la storia di una grande opera degenerata in disastro contabile. Il progetto nato sotto la Giunta Rutelli doveva consentire ai privati di realizzare strutture commerciali a vocazione sportiva e sociale in cambio della cura e manutenzione di circa 420 ettari di parchi pubblici. Per partecipare al bando basta assicurare il pagamento cash del 10% dell’importo, per il resto ci avrebbero pensato Bcc e Credito Sportivo, con la garanzia quasi totale del Comune. Ma c’e’ chi fiuta l’affare e inizia a incassare senza restituire nulla. Nel marzo 2012 finiscono in manette gli imprenditori e soci Massimo Dolce e Marco Bernardini, i funzionari comunali Stefano Volpe e Anna Maria Parisi e dei 14 indagati per corruzione, truffa aggravata, falso ideologico e falsa fatturazione, ben 10 finiscono alla sbarra. Nel tempo sono stati posti i sigilli a ben 4 strutture: Spinaceto, Tor Sapienza, Parco Feronia e Parco Kolbe, mentre di Pvq si parla anche nel dossier dei magistrati che indagano su Mafia Capitale. A giorni, poi, dovrebbe essere portata a conclusione l’istruttoria aperta circa un anno fa dall’Autorità Nazionale Anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone.
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