Analisi
socio/urbanistica
Genere: commedie all’italiana!
Le ville e i parchi di
Roma sono appezzamenti di parchi e dimore di antiche e blasonate famiglie
romane. Non è un caso, infatti, che abbiano il loro nome: Villa Pamphili, Villa
Torlonia, Villa Borghese… Per chi volesse approfondire, può leggere alcuni
testi base dell’urbanistica (“Roma Moderna” di Insolera per esempio). Quando si
passeggia nelle splendide ville di Roma -oggi depredate dall’incuria e dalla
sciatteria scellerata del Comune- e si ammirano gli antichi fasti di fontane,
dépendances, casine, promenades, balconate, sculture, giardini, aiuole
all’italiana, laghetti… è per puro merito di famiglie private, che arredavano e
qualificavano i propri spazi privati, chiamando fior fior di architetti e
paesaggisti. Poi è arrivata la speculazione, i profitti, le necessità, le
“opportunità”, e le antiche famiglie hanno pensato di frazionare e lottizzare i
propri enormi spazi verdi. Quel che rimane delle antiche ville è un’infinitesima
parte dell’antico verde privato a Roma.
Nell’area del Parco
della Madonnetta, vi insistono alcuni quartieri, di cui solo Casal Palocco fu
quello “blasonato”. Solo Casal Palocco, infatti, ha avuto un piano urbanistico
esemplare e studiato in tutto il mondo. Arrivavano pullman di giapponesi per
studiare il fenomeno urbanistico/architettonico. I migliori architetti, costruttori e professionisti dell’epoca
lavorarono per realizzare Casal Palocco. Il quartiere AXA, bel quartiere e
ricco economicamente, non era altrettanto esemplare in quanto non godeva di un piano
urbanistico illuminato, era frutto di una lottizzazione ricca, ma non
pianificata. La Madonnetta era un quartiere abusivo e costruito dentro al
pantano per “convergenza” e “compluvio” di fossi. Acilia era la borgata per
eccellenza, in quanto è storicamente la prima borgata di Roma e San Giorgio era
considerata la borgata della borgata. Malafede e pezzetti urbani di ricucitura
(zona via Purificato fino a S.Giorgio) erano zone di speculazione, scopiazzatura
goffa dell’architettura palocchina. Le Terrazze del Presidente pura speculazione,
oggetto anche di vicende giudiziarie.
In un mega campo
incolto, la famiglia Ciabocco, non blasonata, ma illuminata, si inventa e
costruisce con parte di fondi garantiti dal pubblico (4milioni ce li mettono i
Ciabocco!) un Parco di 21 ettari attrezzato. Lo qualifica anche architettonicamente,
perché ricostruisce con rispetto alcuni casolari, riqualificandoli, costruisce
un Centro Sportivo esemplare, ma di basso impatto ambientale e rispetta e
qualifica il verde, attrezzandolo e piantumando migliaia di essenze arboree.
Costruisce un Parco! Non contenti, i Ciabocco creano anche una comunità sociale
forte e qualificata, indotta dalla bellezza del Parco e proporzionale
all’onestà della visione.
Accade il “miracolo”
della Madonnetta, ossia l’ovvia dinamica di una giusta ed onesta operazione di
riqualificazione urbana e sociale: i quartieri intorno si riqualificano. La
bellezza e la qualità del Parco ha spostato in alto la classe sociale degli
utenti. I quartieri borgata, i quartieri speculazione, i quartieri abusivi, si
risollevano e passano di classe sociale. Si sposta di un gradino in alto il
valore sociale della zona. Questo fenomeno riqualifica anche la qualità della
vita, di benessere e riqualifica anche l’indice economico di valore delle
proprietà edilizie del quartiere. Il quartiere AXA rimane un quartiere ricco,
ma con il servizio del Parco viene anch’esso riqualificato urbanisticamente.
Il Comune e le
Istituzioni non avendo creato il Parco -come non hanno creato le Ville e i
Parchi di Roma- con elucubrazioni e dissertazioni su questioni finanziarie, a
capo un dirigente irresponsabile, colpiscono il Parco. Il dirigente dott.
Giovanni Serra, per smembrare il Parco prende accordi arraffazzonati e colpisce
Ciabocco. Il risultato della “arguta” operazione è: la chiusura di un Asilo,
l’impossibilità coatta per alcune associazioni sportive di lavorare,
l’occupazione di parte del Centro Sportivo, l’occupazione e l’utilizzo abusivo
di macchinari, spazi, impianti… con relativo danno dei Beni. Il dirigente del
Comune (che in quota parte paghiamo noi!) uccide Ciabocco tagliandogli i
viveri, con danno evidente alla comunità.
Nonostante le denunce e
gli esposti, le Forze dell’Ordine stanno a guardare, le Istituzioni rimpallano
il problema, i calunniatori spargono voci di chiusura del Parco, del
ristorante, delle giostre (in modo che Ciabocco sia anche sepolto!). I
cittadini disorientati ed intimoriti si chiudono in casa! Il dott. Serra,
sentendosi principe e padrone delle sorti della comunità, decide
arbitrariamente per tutti! Nessuno ferma questa pazzia!
All’estero stiamo
diventando una barzelletta italiota! Dal Messico, da Londra, dall’Australia,
dagli Stati Uniti ci guardano come nuovo fenomeno sociale/psichiatrico da
studiare: cittadini aspiranti suicidi con complicazioni masochiste!
Premonizione:
Il Parco senza Ciabocco
verrà devastato dai vandali. Il dirigente Serra, dopo aver arrecato danno alla
comunità, verrà spostato e farà danno altrove. I lanzichenecchi, abituati a
depredare, arrafferanno finchè le Istituzioni giocheranno con i fischietti, poi
si sposteranno altrove. Se riesce il colpo di chi sta dietro ai lanzichenecchi,
come consentito da un provvidenziale pezzo di carta –che non ha alcun valore
giuridico, ma che tutti si affrettano ad espletare!- costruiranno migliaia di
mq sul mitico Parco. Il valore delle case e dei Beni intorno riscenderà. I
cittadini avranno acquistato polvere!
Domanda:
Siamo ancora in zona
Cesarini… cittadini vi date una svegliata? Cittadini, Ciabocco non ce la fa più
a fare e pagare cause per il Bene della Comunità. Ciabocco non può da eroe
diventare martire! Una volta che il Comune ha realizzato il piano, per voi non
c’è più scampo e non ci saranno più i margini per poter vincere questa
battaglia di giustizia! SVEGLIATEVI e PARTECIPATE!!!
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