Ma c’è anche chi offre un servizio alle famiglie
Diciassette ettari di verde pubblico ben tenuto e accessibile a tutti. E poi cinquemila metri quadri di orti urbani, campi da calcetto, calciotto, pallavolo, basket, pattinaggio e tennis, uno skate...
Diciassette ettari di verde pubblico ben tenuto e accessibile a tutti. E poi cinquemila metri quadri di orti urbani, campi da calcetto, calciotto, pallavolo, basket, pattinaggio e tennis, uno skate park, una parete arrampicata, una piscina e uno spogliatoio, oltre a giochi all’aperto per bambini, tre asili e spazi sociali. Il tutto sfruttando gli incassi di un bar e di una pizzeria. Se si vuole toccare con mano quella che era l’idea alla base dei Punti Verdi Qualità come li aveva immaginati la Giunta Rutelli, bisogna superare il Gra e procedere verso il mare. Qui, fra via di Macchia Saponara e via di Acilia, la Polisportiva Ciabocco ha reso fruibile agli abitanti dei cinque quartieri limitrofi un grande polmone verde, dal nome de La Madonnetta. Tanto che ogni giorno, a tutte le ore, decine di adulti e bambini affollano il parco e usufruiscono delle strutture messe a disposizione dalla Polisportiva.
La Madonnetta rispetta tutti gli standard contenuti nella delibera di concessione del 17 gennaio 1999. E continuerà a rispettarli nei 17 anni a venire. Qualcosa però dal punto di vista economico non quadra. Verso la fine degli anni 2000 la crisi, nuovi impianti non previsti nelle zone limitrofe per i mondiali di nuoto e l’arrivo di multinazionali del fitness e dello sport a fare concorrenza mettono in difficoltà la Polisportiva, che non riesce a rispettare il quadro economico preventivato. Dei 9,7 milioni di euro ottenuti dal Credito Sportivo e garantiti al 95% dal Comune di Roma (come avvenuto per tutte le altre strutture), la Ciabocco riesce a restituire soltanto il 35%.
«Sono anni - spiega Andrea Ciabocco, patron de La Madonnetta - che chiedo al Comune di concordare un piano di rientro dal debito. Si potrebbe ridiscutere il mutuo con il Credito Sportivo, trasformare la concessione del PvQ in diritto di superficie o il Comune potrebbe riprendersi tutto e farmi pagare un affitto. Anche il Tar ha sancito il diritto soggettivo al riequilibrio del piano economico finanziario. Ma finora non hanno mai voluto ascoltarmi».
Al contrario Ciabocco si è ritrovato vittima del marciume che egli stesso ha contribuito a denunciare. Ad agosto 2015, l’ex assessore alla Legalità, Alfonso Sabella, ha ordinato la revoca de La Madonnetta e di altre 10 strutture, «ma solo facendo leva sul debito, non sul reale rispetto degli standard dei PvQ e sull’interesse pubblico». A nulla sono valse, per ora, le 12mila firme raccolte in pochi giorni nel quartiere alla petizione «Salviamo La Madonnetta».
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