Gentile Alfonso Sabella,
Lei fu insieme a Estella Marino, Alessandra Cattoi, Paolo Masini,
firmatario della Memoria di Giunta n°201023 del 24/7/2015 a seguito della
revoche di undici Punti verdi Qualità con la quale si delineava la strategia
per la presa in carico delle strutture revocate e gestite “abusivamente” dai
concessionari decaduti. In questa lista c’era anche il Parco della Madonnetta
che Lei ricorda bene e per il quale ha speso parole di elogio nella
trasmissione “Coffee Break” (La7) di circa un anno fa, condotta da Andrea
Pancani.
Sono passati più di due anni dalla firma della revoca del Parco e dopo pochi mesi da quella
Memoria di Giunta il Sindaco Ignazio Marino fu sfiduciato dal suo incarico. In
due anni il Comitato SalviamoilParcodellaMadonnetta, che si costituì per la
Proposta di Delibera di Iniziativa Popolare –che raccolse 12mila firme in un
mese- ha continuato incessante la sua battaglia, raccogliendo informazioni e
documenti per salvare il Parco e il servizio sociale che erogava, affiancando
il concessionario Andrea Ciabocco che lo ha inventato, cofinanziato, costruito
e gestito in modo esemplare per oltre 10 anni. Dopo l’atto di revoca ci sono
stati eventi drammatici che hanno
portato il centro sportivo del Parco, uno dei più importanti della Capitale,
alle macerie. Dopo aver scoperto che si
erano infiltrati “strani” personaggi –estranei allo sport!- dentro al Centro
Sportivo (che siamo riusciti ad allontanare con le nostre denunce e la nostra richiesta di Interdittiva AntiMafia
all’allora Prefetto Gabrielli per una società sportiva presente all’interno del
Centro Sportivo riconducibile ad un noto personaggio condannato per Mafia
Capitale), dopo che abbiamo scoperto che altri “strani” personaggi giravano per
il Parco, abbiamo subìto 13 incendi dolosi, atti vandalici, devastazioni e lo spirito di solidarietà e legalità che
contraddistingueva il Parco si è uniformato al clima degradato del territorio
del X Municipio. Abbiamo fatto decine e decine di denunce ai Carabinieri,
alla Procura, alla Corte dei Conti, all’Anac. Abbiamo sempre denunciato tutto,
nonostante le vicende drammatiche, aggiungerei violente, noi del Comitato non
abbiamo mai mollato, certi della giustizia della nostra battaglia, ma certi
anche dell’onestà e delle ragioni del concessionario.
Lei già era al corrente che al concessionario era stato impedito di passare
alla seconda convenzione con le banche finanziatrici del progetto (ben più
vantaggiosa, alla quale sono passati altri PVQ), come era al corrente che il
concessionario aveva il diritto al riequilibrio del piano economico finanziario
come riportato dal TAR del Lazio nel 2012, diritto negato allora e poi perché
moroso per un mutuo usurario.
Ora, Le faccio una domanda: se lei scoprisse oggi che,
- dopo la sua firma sulla Memoria di giunta, la fideiussione del Comune non
c’era (il Comune ha pagato oltre un milione e di fatto ha impedito al
concessionario di rinegoziare il mutuo),
- i tassi erano oltre la soglia di usura -cosa oggi agitata anche
dall’Avvocatura Comunale per difendersi dal Credito Sportivo che chiede il
pagamento delle rate insolute, lo stesso Credito Sportivo che si difende
dicendo che non si tratta di un mutuo bensì di un finanziamento a privati!-,
- le tabelle conoscitive che censivano i PVQ (tra i quali il PVQ
Madonnetta) riportavano dati completamente errati e notizie inesatte,
- gli uffici continuavano a dichiarare il Parco pieno di abusi (che non ci
sono ed infatti mai il Comune li ha elencati, nonostante le nostre insistenti
richieste!!),
- a seguito della revoca il Comune ha agito con azioni di spoglio nei
confronti del concessionario togliendogli ogni forma di entrata in modi molto
discutibili,
- gli altri PVQ revocati sono ancora aperti, incassano e che solo sul PVQ
Madonnetta si è abbattuta la makumba dell’amministrazione,
- sulla Conferenza di servizi interna redatta per il Parco ci sono
inesattezze ed errori di valutazione… che portano allo spacchettamento del PVQ,
ossia alla fine del Punto Verde Qualità inteso come organismo e come oggetto di
contratto, che ha dato benessere alla comunità per oltre 10 anni.
Lei, Alfonso Sabella, firmerebbe ancora la Memoria di Giunta che di fatto
ha portato alle macerie il fiore all’occhiello dei PVQ?
Ricordo ancora il suo sincero e preoccupato stupore quando vide le immagini
di devastazione del Parco. Come ricordo che “saltò sulla sedia” quando udì che
vi erano state “strane" infiltrazioni al Centro Sportivo. Mi rimase
impresso e da allora, io che ho contestato la sua firma, ho avuto un dubbio:
Lei non era a conoscenza di quello che anche noi abbiamo scoperto nel tempo.
Lei non conosceva tutti i documenti che
Le ho elencato e di molti altri, che in questa lettera non ho tempo di
elencare.
In questi giorni il X Municipio è su tutti i giornali nazionali per le note
vicende di Nuova Ostia e l’unico presidio di legalità dell’entroterra è ridotto
a un cumulo di macerie a causa di una fredda legalità giuridica basata, secondo
noi, su falsi presupposti dei quali Lei non era a conoscenza. Siamo sicuri che
Lei avrebbe agito in nome di una legalità sociale che avrebbe trovato la quadra
tra le legittime istanze del territorio, dell’Amministrazione e del
Concessionario.
Vorrei poterLa incontrare –documenti alla mano- per spiegarLe quanto
accaduto in questi due anni e quanto abbiamo scoperto. Potrebbe essere un modo
di fare chiarezza, quella che a nostro avviso è mancata. Sarebbe un grande
onore avere per Noi cittadini ancora fiduciosi nella giustizia un Suo
autorevole parere.
Le invio i miei più cordiali saluti
Silvia Maria Guarnieri
Comitato
SalviamoilParcodellaMadonnetta
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