Al Sig. Sindaco Ignazio Marino
In questi giorni la
magistratura ha finalmente portato alla luce un gigantesco fenomeno corruttivo
che ha investito Roma negli ultimi anni e che diverse volte mi ha visto,
purtroppo, vittima.
Le scrivo oggi poiché le Sue
dichiarazioni a riguardo del Suo ruolo di baluardo allo straripare del
malaffare mi hanno particolarmente colpito.
Chi Le scrive è Andrea Ciabocco,concessionario del Punto Verde Qualità Madonnetta che
dovrebbe ben ricordare poiché nel corso della campagna elettorale a Sindaco è venuto
da noi ben 2 volte: il 24 aprile e il 12 maggio del 2013.
Ricordo che in quelle occasioni
mi riferì di essere colpito dall’atmosfera irreale che si respirava nel parco
tanto che, sono Sue parole, “sembra quasi
di essere in un set cinematografico tanto è tutto perfetto, in ordine e ben
mantenuto” ma io Le dissi che, purtroppo, dietro quegli spazi verdi ben
curati e tanto frequentati, dietro quelle attrezzature sportive così belle c’erano
anni di sacrifici e, specialmente durante l’amministrazione Alemanno, di drammi
personali e problemi gestionali ed economici da risolvere quotidianamente.
Proprio in questi giorni
rifletto su come la mia storia sia stata fortemente percorsa da personaggi ora
portati alla luce dalla magistratura e, ahimé,
senza che nessuno se ne sia reso conto e sia intervenuto.
Solo qualche fatto a conferma
della mia affermazione: nell’aprile del 2011 rilascio un intervista a
Repubblica e denuncio di essere “attenzionato” dall’allora responsabile dell’ufficio
Punti Verdi a favore della cordata facente ad Antonio Lucarelli.
L’unico risultato di quella mia
denuncia sono state 2 querele per diffamazione da parte dell’arch. Stefano Volpe
e di Antonio Lucarelli e l’arch. Volpe ha continuato ad essere per quasi un anno
il mio RUP e ciò nonostante le rassicurazioni datemi dall’allora capo del Dipartimento
Ambiente, Fabio Tancredi.
Stefano Volpe è stato
arrestato con l’accusa di corruzione a marzo del 2012, Antonio Lucarelli e
Fabio Tancredi sono ora indagati per attività mafiosa nell’inchiesta “Terre di
Mezzo”.
Questo per dirLe che della
grande inchiesta di questi giorni una parte era già evidente ancora prima che
Lei diventasse Sindaco di Roma tuttavia …...
Ma vi è di più: i PVQ sono
stati usati da più di qualcuno come veri e propri bancomat con un meccanismo di
fatturazioni gonfiate per lavori finanziati da istituti di credito troppo
spesso “distratti” perché garantiti dal Comune!
Alcuni dei personaggi
dell’inchiesta di questi giorni compaiono e non certo casualmente nelle vicende
dei Punti Verdi Qualità:
Parco
Feronia: ha
ottenuto mutui per quasi 12 milioni di Euro ed ora è solo una buca che
deturpa quella zona di Roma. Era gestito dalla famiglia Mokbel
Olgiata: ha avuto mutui per 28
milioni di Euro ed è sostanzialmente chiuso. La magistratura se ne è già
occupata per un giro di violenze e
assegni falsi ed è ampiamente citato nell’inchiesta “Terre di Mezzo”
la
Città del Rugby a Spinaceto:
ha avuto mutui (sempre garantiti) dal Comune per oltre 29 milioni e non
ha ancora aperto!
Ponte
di Nona: ha
avuto finanziamenti per quasi 17 milioni e si regge solo grazie
all’immensa sala giochi realizzata al suo interno in un quartiere del tutto
privo di strutture per la ricreazione e il tempo libero!
Questi
fatti erano noti ed erano stati denunciati sui giornali e portati a conoscenza
delle forze politiche ma, ahimé, con ben pochi risultati.
La
magistratura, sollecitata da un esposto di Enzo Foschi e dalla mia denuncia, ha
tardato ad intervenire ma intanto continuano
i guasti per le finanze del Comune che è esposto come garante per decine di milioni di Euro (!!!!).
Ma
vi è anche il rischio che siano trascinati nel baratro anche quanti hanno
creduto nel progetto investendo risorse finanziarie ed umane, progetto davvero
ambizioso ed anche fortemente innovativo.
I Punti Verdi Qualità attualmente in funzione (tra i quali , come dimostrato, non ci sono quelli sopra citati) sono frequentati
ogni giorno da migliaia di cittadini romani di tutte le età che possono trovare
al posto di aree non attrezzate o, addirittura, abbandonate, parchi e spazi
verdi (come il Parco della Madonnetta) quotidianamente puliti e mantenuti dai
concessionari nonché servizi e strutture di qualità a loro disposizione per la
maggior parte in modo gratuito.
La
Sua Amministrazione, mi dispiace dirlo, non ha colto sino in fondo la
delicatezza della questione e dei suoi collegamenti con la malavita affaristica
e ,non solo non ha adottato i provvedimenti risolutivi che sarebbero stati
necessari, ma non ha neppure dato agli uffici gli strumenti minimi necessari
per lo svolgimento del loro delicato incarico.
Questo
ha inevitabilmente aggravato le conseguenze di una situazione già fortemente
inquinata nella quale ballano sempre i soliti mentre chi soffre, soffre sempre
di più.
Devono
essere attuati provvedimenti concreti ed urgenti per punire chi ha considerato
i PVQ un modo per arricchire se stesso e la sua banda ma anche e soprattutto per
aiutare chi ha creduto in questo progetto “visionario” che ancora può
contribuire a cambiare la vita dei romani.
MA
BISOGNA FARE IN FRETTA PERCHÉ DI TEMPO NON NE È RIMASTO PIÙ.
Roma 5/12/2014
Andrea Ciabocco
Concessionario PVQ Madonnetta
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